Morti viventi in home video con Zombie contro zombie - One cut of the dead e Go home - A casa loroCG lancia in home video Zombie contro zombie - One cut of the dead e Go home - A casa loro di Francesco Lomuscio25 ottobre 201909:43
Cosa accade se una troupe cinematografica squattrinata decide di mettere in piedi uno zombie movie all’interno di un magazzino abbandonato che fu in passato sede di misteriosi esperimenti militari e che ora, di conseguenza, si scopre infestato da morti viventi desiderosi esclusivamente di sgranocchiare esseri umani?
Lo scoprirete soltanto acquistando il dvd di “Zombie contro zombie – One cut of the dead”, edito da CG Entertainment (www.cgentertainment.it), con il trailer del film nella sezione extra del disco. Perché, con al timone di regia il giapponese Shin’ichirô Ueda, quello che nel titolo italiano può spingere erroneamente a pensare ad un sanguinolento match in fotogrammi tra le creature che hanno popolato alcuni dei migliori lavori di cineasti del calibro di George A. Romero e Lucio Fulci è, in realtà, un’operazione metacinematografica che, nata come saggio di un workshop nell’ambito della Settima arte, a cominciare dai primissimi minuti tende a mescolare di continuo la finzione scenica e il reale pericolo, fino all’arrivo dei titoli di coda già dopo mezz’ora (!!!).
Trailer italiano per Zombie contro Zombie (2017), un film di Shuichiro Ueda con Takayuki Hamatsu, Yuzuki Akiyama, Harumi Shuhama. Una troupe cinematografica e un magazzino abbandonato: la location perfetta per girare un film sugli [..] Un’operazione che, superata la prima fase di cui sopra, torna narrativamente indietro di un mese per mostrare la stessa troupe impegnata a pianificare il proprio elaborato come un unico piano sequenza in diretta, accentuando ulteriormente il look di film nel film. Quindi, se la resa delle salme ambulanti e del gore lasciava in maniera evidente a desiderare lo dobbiamo al fatto che, fin dall’inizio, era intenzione dell’insieme accentuare il tutt’altro che veritiero clima di quella che si rivela una commedia incentrata sul dietro le quinte di un very low budget tempestato di tecnici e artisti decisamente bizzarri, quasi da cartoon di matrice nipponica. Infatti, nel mezzo dello sfrenato ritmo generale sono i loro assurdi comportamenti a regalare buona parte dell’ironia insieme ai sempre più esilaranti stratagemmi atti a svelare come il mediometraggio visto sia stato realizzato nonostante la mancanza di mezzi, tra un ubriaco fatto passare per dinoccolato e barcollante cadavere camminante e una vera e propria gru umana improvvisata per poter concretizzare una inquadratura che sembrava eseguita ricorrendo a un dolly. E, rimanendo nell’ambito di zombi da grande schermo, è sempre CG a rendere disponibile su supporto blu-ray “Go home – A casa loro” di Luna Gualano, immerso fin dall’apertura in un veritiero clima tricolore d’inizio XXI secolo dal sapore quasi apocalittico, tra cartelli riportanti “Italia agli italiani” e romani che rivendicano davanti alle camere di ripresa della tv il proprio desiderio di riappropriazione di un suolo italiano invaso da stranieri. Sapore reso ancor più apocalittico dal momento in cui, nel corso di una manifestazione finalizzata all’impedimento dell’apertura di un nuovo centro di accoglienza, si scatena improvvisamente un’epidemia che trasforma tutti i comuni mortali in esseri affamati di carne umana, costringendo il giovane di estrema destra Enrico alias Antonio Bannò a nascondersi proprio nel posto, in mezzo a immigrati e persone di colore. Del resto, nel chiaro tentativo di fornire una denuncia di taglio socio-politico immersa nell’attualità dello stivale più famoso del globo, la oltre ora e venti di visione in questione abbraccia il filone caro al già citato Romero guardando proprio all’aspetto allegorico dei capolavori zombeschi firmati da quest’ultimo. Man mano che, con lo splatter più suggerito che mostrato, la Gualano si concentra in maniera principale sullo sviluppo dei diversi personaggi circondati dalle mura del fatiscente rifugio, tra provviste destinate a scarseggiare minuto dopo minuto e il protagonista preso a stringere progressivamente un legame d’amicizia con il piccolo Alì interpretato da Pape Momar Diop. Con la risultante di una tipica situazione d’assedio mirata a favorire la lenta concretizzazione di un microcosmo in cui, davanti alla morte imminente, amici e nemici si mescolano in nome della lotta per la sopravvivenza. Con trailer e quasi sedici minuti di backstage a fare da contenuti speciali, quindi, “Go home – A casa loro” è il film giusto da visionare insieme a “Zombie contro zombie – One cut of the dead” in un a più o meno tranquilla serata casalinga davanti allo schermo piatto.
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