Grande Fratello: il pensiero di Umberto Eco. "Il Grande Fratello non è la sola Tv "da psicologo"", questo è quanto ha espresso Umberto Eco durante la 22a conferenza internazionale sulla privacy in corso a Venezia. "Non dovevamo attendere trasmissioni come il Grande Fratello, che giustamente condanna a voyeurismo nazionale personaggi che, per la scelta che hanno fatto, si sono già posti nel novero di coloro che abbisognano, come attestato pubblicamente, dell'assistenza di uno psicologo. Già da anni, moltissimi, che nessuno riteneva psicologicamente instabili, sono apparsi sul video a discutere con il coniuge dei loro reciproci tradimenti, a litigare con la suocera, ad invocare disperatamente l'amato o l'amata che li ha abbandonati, a schiaffeggiarsi in pubblico, a inscenare casi di divorzio in cui venivano impietosamente analizzate le loro incapacità sessuali".
Continuando la sua critica, di fronte agli esperti internazionali sulla privacy riuniti alla fondazione Cini, Umberto Eco dice: "una celebre e recente trasmissione televisiva sta convincendo il pubblico mondiale che la situazione del Grande Fratello si verifica quando alcuni individui decidono, per libero anche se deplorevole atto di libertà, di lasciarsi spiare dalle moltitudini, felici di spiare". (28 settembre 2000)