
Questa settimana 
ci lascia un altro importante personaggio del nostro cinema. Infatti, dopo la triste notizia della morte del doppiatore Tonino Accolla, arriva quella relativa alla morte dello scrittore e sceneggiatore Vincenzo Cerami, che 
si è dovuto arrendere alla malattia a settantadue anni. 
Lo scrittore 
fu candidato all'Oscar nel 1999 per la sceneggiatura di un capolavoro del cinema italiano come "
La vita è bella" (che poi vinse tre statuette) con protagonista l'attore toscano 
Roberto Benigni, grande amico dello scrittore anche nel privato e con cui ha collaborato per altre pellicole, da "
Pinocchio" a "
Johnny Stecchino", per continuare con "
Il mostro" e "
La tigre e la neve".
Cerami, nato a Roma nel novembre 1940, 
nella sua lunga carriera ha conosciuto i nomi più importanti della letteratura e del cinema nostrano, da Pier Paolo Pasolini ad Alberto Moravia, fino a 
Federico Fellini, 
Massimo Troisi e 
Totò, giusto per citare alcuni nomi. E da ognuno di questi, soleva dire, di aver "rubato" tutto quello che aveva imparato.
La sua carriera come scrittore 
inizia nel 1976 con "Un borghese piccolo piccolo", che ebbe anche una trasposizione cinematografica, a cui seguono numerosi romanzi, fino al suo ultimo lavoro pubblicato quest'anno, "Alla luce del sole".
Per il cinema, invece, tra le produzioni più recenti ci sono anche "
Tutti al mare" e "
Manuale d'amore".