Tra cinema e teatro: il profilo di Kenneth Branagh

Tra cinema e teatro: il profilo di Kenneth Branagh

Il 19 novembre al cinema con Macbeth direttamente dal National Theatre di Londra!


di Redazione FilmUP.com15 novembre 201315:01



Atmosfere tetre, visioni, spettri, omicidi pianificati, sete di vendetta e brama di potere. Vi viene in mente nulla con questi ingredienti? Stiamo parlando della ricetta del "Macbeth", la celebre tragedia shakespeariana ambientata in Scozia e rappresentata in numerosi riadattamenti nel corso dei secoli. Una storia senza tempo capace di emozionare più generazioni e ancora oggi una delle opere di Shakespeare preferita dal pubblico.
Vale la pena approfittare, allora, della ghiotta occasione concessa da Nexo Digital che porterà sul grande schermo il dramma di Shakespeare direttamente dal National Theatre di Londra. L'appuntamento è fissato per il 19 novembre, data unica, per vivere le magiche atmosfere del teatro londinese in occasione del "Macbeth" co-diretto da Rob Ashford e Kennet Branagh, e interpretato dallo stesso attore britannico, nei panni del generale scozzese, e Alex Kingston in quelli di Lady Macbeth.

Le opere del drammaturgo inglese, dopotutto, non conoscono confini che siano cinematografici, televisivi o teatrali. La magica atmosfera dei suoi testi arriva comunque dritta al cuore dello spettatore. Costantemente oltre i confini è anche Kenneth Branagh, regista e interprete dell'adattamento del National Theatre di Londra. L'attore, originario dell'Irlanda del Nord, è stato capace come nessun altro di dare vita ed anima ai personaggi shakespeariani fin dal 1987 quando, dopo una dura formazione alla Royal Academy of Dramatic Arts, entrò a far parte della Royal Shakespeare Academy dando vita a memorabili ed applauditissime performance teatrali, a cominciare dall'"Enrico V" che lo consacrò come uno dei migliori talenti emergenti del palcoscenico. Nel 1987 si mise in proprio e decise di fondare la Renaissance Theatre Company e ancora una volta saranno le interpretazioni tratte dalle opere di Shakespeare a garantirgli il successo: da "La dodicesima notte" a "Molto rumore per nulla" fino allo straordinario "Amleto" diretto da Derek Jacobi.




Dal teatro al cinema il passo è stato breve e Branagh si è dimostrato immediatamente capace di far rivivere le opere del bardo anche sul grande schermo. Come in "Enrico V" film da lui diretto, sceneggiato ed interpretato nel 1989. Un felicissimo sbarco nella settima arte premiato con le nomination come migliore attore e miglior regista. Branagh non riuscì, però, a portare a casa l'ambita statuetta, anche se "Enrico V" vinse ugualmente un Oscar per i costumi e lanciò definitivamente l'attore nell'olimpo del cinema. Due anni dopo è ancora impegnato dietro la macchina da presa in "L'altro delitto", un thriller a tinte hitchcockiane interpretato dallo stesso Branagh, da Emma Thompson, Robin Williams, Andy Garcia e il fidato Derek Jacobi. Film spartiacque nella carriera di Branagh che mostra la sua versatilità in un ruolo e una trama che ben si discostano dalle atmosfere letterarie create da Shakespeare. Determinato ed ambizioso, il regista nato a Belfast nel 1994, realizza un adattamento cinematografico del "Frankenstein" di Mary Shelley e ancora una volta veste i doppi panni di regista e attore, nel ruolo di Victor Frankenstein. Ottima interpretazione al fianco della "creatura" Robert De Niro per una pellicola drammatica dai risvolti horror che riscosse un notevole successo a livello mondiale. Eppure Branagh non aveva affatto dimenticato il suo "vecchio amore" già omaggiato con "Molto rumore per nulla" (un anno prima di "Frankenstein", sempre nella solita doppia veste di attore e regista) e raccontato, da attore, in "Hamlet", "Othello" di Oliver Parker e "Riccardo III - Un uomo un Re" di Al Pacino, documentario che svela il dietro le quinte dell'adattamento cinematografico dell'opera omonima di Shakespeare. Abbandonata per alcuni anni la regia, Branagh ha poi la fortuna di lavorare con alcuni dei migliori registi del momento come Robert Altman che lo volle nel suo "Conflitto di interessi" e Woody Allen che lo ingaggiò per interpretare il giornalista Lee Simon in "Celebrity". Ancora due ruoli importanti in "Wild Wild West", il western fantascientifico diretto da Barry Sonnenfeld e in "La teoria del volo" di Paul Greengrass, dove l'attore britannico interpreta un folle personaggio con la mania del volo.

Il ritorno dietro la macchina avviene solo nel 2000 con "Pene d'amor perdute", trasposizione cinematografica dell'omonima opera realizzata dal drammaturgo di Stratford-upon-Avon. Sarà l'ultima occasione in ci Branagh si cimenterà in un'opera di Shakespeare al cinema per lanciarsi in nuove avventure. "Voce" nel film di animazione "La strada per El Dorado", Gilderoy Allroch in "Harry Potter e la camera dei segreti" e Von Tresckow, un generale nazista, in "Operazione Valchiria" di Bryan Singer, Branagh si è dimostrato un attore completo capace di spaziare tra i generi con estrema disinvoltura mettendo a tacere quei critici che lo avevano etichettato come un attore piuttosto monocorde.
Più volte paragonato a Laurence Olivier, altro grande attore passato alla storia per le straordinarie interpretazioni in pellicole tratte dalle tragedie di Shakespeare, ha nel 2011 l'opportunità di interpretarlo al cinema nel film "Marilyn" di Simon Curtis. Performance travolgente per Branagh e una meritata nomination agli Oscar nella categoria Miglior attore non protagonista.
Non un rapporto felicissimo, però, quello tra l'attore e i giurati dell'Academy Award. Nella sua carriera Kenneth Branagh ha ricevuto cinque nomination agli Oscar senza mai portare a casa la statuetta. Oltre alle nomination ricevute per "Enrico V" (Miglior attore, miglior regista) e per "Marilyn" (Miglior attore non protagonista), aggiungiamo quella per il Miglior cortometraggio con "Il canto del cigno" e quella per la miglior sceneggiatura per "Hamlet". Cinque categorie diverse a dimostrazione di una visione totale del cinema e di una duttilità fuori dal comune. Cinema, televisione (da segnalare nel ruolo del Commissario svedese Wallander, nella omonima e fortunata serie britannica) o teatro, la sua eleganza ha conquistato tutti. Pensare oggi a una rappresentazione di William Shakespeare senza Kenneth Branagh è veramente difficile. Pensare a una rappresentazione di William Shakespeare con Branagh attore e co-regista ci fa, invece, brillare gli occhi.
Allora non resta che aspettare pochi giorni: il prossimo 19 novembre, grazie a Nexo Digital, il sogno diventerà realtà e direttamente sul grande schermo potremo vedere il Macbeth, direttamente dal National Theatre di Londra. Tra cinema e teatro, un po' come tutta la carriera di Sir Kenneth Branagh.

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