Safe House - Nessuno è al sicuro
Denzel Washington e Ryan Reynolds formano la coppia di questo “Safe House – Nessuno è al sicuro”, film d’azione piuttosto fracassone diretto da Daniel Espinosa. Il regista, di origini svedesi, negli ultimi anni si è imposto nel panorama cinematografico con i film “Outside Love” e “Easy Money”, riuscendo a togliere persino il primo posto a “Avatar” ai botteghini svedesi. Con “Safe House”, allora, Espinosa punta a imporsi anche a Hollywood. Le carte in mano ce l’ha. Tocca vedere cosa si va a pescare.
Tobin Frost (Denzel Washington) è uno dei maggiori ricercati della C.I.A.. Ex agente, Frost viene infine catturato da una squadra speciale e portato nella Safe House: un posto segreto che la C.I.A. usa per interrogare e “proteggere” testimoni scomodi. Alla Safe House, Frost incontra Matt Weston (Ryan Reynolds), un agente in attesa di ricollocamento. Sarà proprio Weston a proteggere l’uomo quando nella House farà irruzione un gruppo di terroristi decisi a eliminare Frost...
Sembra un ideale seguito di “Training Day” (Antoine Fuqua, 2001 - che valse l’Oscar a Washington) questo “Safe House” del misconosciuto Espinosa. Anche in questo caso infatti abbiamo una coppia formata da un veterano corrotto e uno sbarbatello pieno di buoni propositi. Nel film di Espinosa però manca forse l’elemento umano che caratterizzava la trama di “Training Day”. In “Safe House” è tutto un po’ troppo carico. Senza un attimo di tregua è un susseguirsi di inseguimenti, sparatorie, scazzottate a reggere una trama che in definitiva non fa altro che echeggiare il detto shakespeariano “C’è del marcio in Danimarca”. Al di là della trama modesta però, possiamo godere di una buona regia che usa con dimestichezza soluzioni cinetiche per rendere l’effetto di velocità dettata dalla sceneggiatura. Il risultato è gradevole e il film, un inquietante sguardo sulla nostra sicurezza, fila liscio senza sbavature.
Non si vedevano così tanti morti ammazzati dai tempi di “Die Hard – 58 minuti per morire”, e questo farà la gioia degli amanti del genere. A tutti gli altri, rimane di godere delle prove di Denzel Washington e Ryan Reyolds. Washington immenso, lascia il segno con una interpretazione che calza perfetta. Reynolds forse ancora troppo pulito dopo tutto quello che succede, ma si capisce che anche l’occhio vuole la sua parte e va bene così.
La frase:
"Devi accogliere l’ospite".
a cura di Diego Altobelli
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