Qualcuno ha detto di questo film “Ritratto di un America minore in salsa agrodolce”: a mio avviso fotografia impeccabile. Un po’ fratelli Cohen, un po’ Quentin Tarantino, l’esordiente Ron Shelton ci presenta un film "on the road" brillante, simpatico ed avvincente. Con una straordinaria la fotografia – ma come non potrebbe esserla con quella scenografia naturale - la storia, compressa in un sol giorno, scivola via senza accorgersene, con i due protagonisti che si spalleggiano davvero in maniera magistrale, fra continui scontri che culmineranno in un epico incontro sul ring. Risultato finale: un pareggio – che nella boxe equivale ad un incontro nullo – come emblema del rapporto paritario fra i due, divisi anche nell’attrazione per la bella Lolita Davidovich. In viaggio da Los Angeles a Las Vegas, i tre viaggiatori dividono sogni, ricordi, avventure, incontrando personaggi al limite dell’assurdità e vivendo, alla fine, un’esperienza catartica che, ognuno a modo suo, sapranno come codificare.