Famiglie italiane, poliziotti americani e attività paranormali in home video

Cinquantenne potente, ricco, ma, soprattutto, solo, Leone alias Sergio Castellitto decide, per Natale, di affittare una compagnia di attori per far interpretare loro la famiglia che non ha mai avuto e, forse, non ha mai voluto avere.
Con Marco Giallini, Claudia Gerini, Ilaria Occhini e i giovani Carolina Crescentini, Eugenia Costantini ed Eugenio Franceschini a rappresentare la compagnia di attori, si basa su questo folle soggetto "Una famiglia perfetta" di Paolo Genovese, che, visto nelle nostre sale cinematografiche a fine Novembre 2012, approda in dvd - con breve backstage e trailer quali extra - sotto il marchio Warner.
Folle soggetto che, con Maurizio Mattioli impegnato soltanto in un breve e come sempre divertente cameo, si sviluppa sui tentativi attuati dal protagonista per mettere in crisi i diversi componenti del nucleo familiare noleggiato, non permettendo a nessuno di procedere in armonia e in equilibrio e accanendosi, in particolar modo, sul piccolo Giacomo Nesta, affiancato dal coetaneo Lorenzo Zurzolo.
Offrendo i giusti meccanismi atti a generare comicità, man mano che anche Francesca Neri finisce coinvolta negli equivoci delle quasi due ore di visione che, volte a spingere a riflettere su quanto sia vero che la famiglia è un'istituzione che non è fatta per nessuno, si presentano, in maniera evidente, come un mix dell'immortale vicenda dickensiana riguardante il miliardario Ebenezer Scrooge ed una spruzzata di cinismo alla Mario Monicelli.
Spostandoci nell'ambito delle nuove uscite in blu-ray, invece, 01 ci porta a conoscenza di un'altra vicenda familiare con l'ottimo "Viva l'Italia", ovvero la seconda prova registica a firma del Massimiliano Bruno già autore del riuscito "Nessuno mi può giudicare".
Lo stesso Massimiliano Bruno che ricopre anche il ruolo di uno showman impegnato a leggere gli articoli della Costituzione all'interno della propria trasmissione televisiva, mentre un Michele Placido eccellente come al solito concede anima e corpo al politico Michele Spagnolo, il quale, con alle spalle oltre trent'anni di onorata carriera durante cui ha sempre anteposto i propri interessi personali a quelli della collettività, passando indenne attraverso i mille scandali che hanno flagellato l'Italia, viene spinto a dire tutto ciò che gli passa per la testa a causa di una apoplessia che colpisce proprio la parte del cervello che controlla i freni inibitori.
Fornendo l'idea vincente per un'operazione intenta a raccontare attraverso la leggera "chiave popolare" della Commedia all'italiana tutte le brutture dello stivale tricolore d'inizio XXI secolo, dalla falsificazione di referti medici a gente che non ha mai pagato il canone ma ottiene il posto di lavoro alla Rai, tirando in ballo anche i figli del protagonista: un incapace Alessandro Gassman assunto da una importante azienda approfittando del potere di suo padre, il medico Raoul Bova che, invece, ha sempre voluto fare a meno del genitore cercando di costruirsi tutto da solo, e Ambra Angiolini, aspirante ma tutt'altro che dotata attrice che, nonostante la parlata con zeppola, riesce sempre a ottenere qualche parte a suon di raccomandazioni.
Campionario di nomi cui vanno ad aggiungersi Rocco Papaleo, Edoardo Leo, Sarah Felberbaum, Lucia Ocone, Paola Minaccioni e il succitato Mattioli; tutti al servizio di un elaborato desinato sì a regalare risate allo spettatore, ma senza risparmiargli un forte velo di amarezza nel descrivere una nazione tricolore d'inizio terzo millennio in cui, tra l'altro, della professionalità non importa nulla a nessuno e, per lavorare, è necessario appartenere a una lobby.
Un elaborato impreziosito, oltretutto, dai diversi contenuti speciali offerti dal disco, dal backstage di quasi mezz'ora a sette minuti di scene extra, passando per papere e trailer.
E cambiamo del tutto genere e nazionalità con "End of Watch - Tolleranza zero" di David Ayer, proposto in alta definizione da Videa CDE tramite un'edizione che, inserita in fodero cartonato, propone anche otto interviste, trailer, un piccolo backstage e sedici minuti di riprese sul set. Un interessante, atipico action-movie che, con il Jake Gyllenhaal di "Donnie Darko" e il Michael Peña di "Tower heist - Colpo ad alto livello" impegnati a ricoprire i ruoli degli agenti Brian Taylor e Mike Zavala sulle strade di Los Angeles, racconta l'universo delle forze dell'ordine a stelle e strisce focalizzandosi su quello che è realmente il loro lavoro.
Un aspetto che Hollywood, tramite la spettacolarizzazione di rapine ed inseguimenti, non ha mai fornito allo spettatore e che, invece, emerge qui grazie all'abbondanza di filmati girati con macchina a mano e momenti spesso ripresi dal punto di vista dei diversi protagonisti, delle telecamere di sorveglianza e dei cittadini intrappolati nella linea di tiro.
Con un cast comprendente anche la Anna Kendrick di "Tra le nuvole" e la America Ferrera del telefilm "Ugly Betty", fino a un tutt'altro che banale epilogo.
Infine, concludiamo segnalando l'uscita in blu-ray di "Paranormal activity 4" di Henry Joost e Ariel Schulman (già autori del numero 3), quarto capitolo della fortunata saga horror iniziata nel 2007 da Oren Peli.
Quarto capitolo che si riallaccia brevemente al finale del secondo (perché ricordiamo che il terzo era un prequel), per poi passare al Novembre 2011, con una nuova famiglia che si ritrova a dover affrontare la consueta presenza malefica dopo aver ospitato il piccolo Wyatt alias Aiden Lovekamp, la cui mamma è in ospedale.
Piccolo destinato a rappresentare uno dei principali elementi volti a garantire il senso d'inquietudine che attraversa la quasi ora e mezza di visione, fortunatamente vicina al terzo tassello e decisamente più movimentata e tesa rispetto ai noiosi primi due.
D'altra parte, mentre alle solite apparecchiature di ripresa a circuito chiuso e a quelle manuali si aggiungono registrazioni di videochiamate e un particolare sensore a infrarossi al fine di fornire l'assemblaggio d'immagini, la consueta sequela di falsi spaventi e di momenti non cela più di tanto un certo aumento sia delle situazioni di paura (citiamo soltanto quella con l'automobile bloccata in garage), sia dei morti.
Man mano che fanno la loro entrata in scena anche simboli relativi a rituali demoniaci, per uno degli episodi più godibili della (per ora) tetralogia; il cui disco, oltre a essere impreziosito di quasi mezz'ora di scene eliminate, propone il film sia nella versione cinematografica di ottantotto minuti che in quella estesa di novantasette.
Buona visione!