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Alberto Sordi
Meglio conosciuto da tutti come Albertone, l'attore nasce a Roma in Trastevere,noto quartiere romano, il 15 giugno del 1920, da Pietro Sordi, direttore d'orchestra e concertista presso il teatro dell'opera di Roma, e Maria Righetti, insegnante. Ha due sorelle, Savina e Aurelia, ed un fratello, Giuseppe, detto Pino.
Il suo esordio risale al 1936, a quell'epoca si divideva tra varie attività artistiche nei campi, cinematografico, teatrale e radiofonico. Era fantasista, comparsa, imitatore da avanspettacolo, il boy di rivista e grazie ad un concorso bandito dalla MGM che vinse divenne anche la voce italiana del comico americano Oliver Hardy.
Alberto Sordi, amava molto ricordare l'anedotto che lo vede bocciato all'Accademia dei Filodrammatici di Milano a causa del suo spiccato accento romano.Durante un esame di dizione gli fu detto che lui non sarebbe mai diventato un attore, perché, secondo la docente, i bravi attori quando dicono la parola guerra, usano due erre e non dicono guera, lui rispose cosi: "…Io a dire quella parola ho un nodo alla gola, e poi la guera è guera !". L'accademia nell'aprile del 1999 in segno di scuse, lo diplomerà Honoris Causa, in recitazione.
Durante gli anni quaranta lavorerà molto nell'avanspettacolo e come doppiatore, darà la sua voce non solo ad Oliver Hardy, ma anche ad altri attori come Robert Mitchum e Anthony Quinn, doppierà inoltre nel film "Domenica d'agosto" di Luciano Emmer, anche un altro grande attore italiano, Marcello Mastroianni.
Nella seconda metà degli anni 40, inizia ad essere noto attraverso programmi radiofonici come "Rosso e nero" ed il programma "Oplà" presentato da un allora giovanissimo Corrado Mantoni, sino a realizzare un programma che porta il suo nome, "Vi parla Alberto Sordi".
Negli anni cinquanta poi l'incontro con Fellini che lo volle nel suo film "Lo sceicco bianco", dove recitava la parte di un attore di fotoromanzi. Nel 1953 ancora Fellini e ancora un gran successo, il film è "I vitelloni", subito dopo con Steno nel film "Un giorno in pretura" film che crea la figura di Morioni Fernando, che tutti ricordano come il protagonista di un altro film "Un americano a Roma" sempre diretto da Steno, dopo di che seguiranno oltre cento film, vestirà i panni dell'italiano medio.
Con film come "La Grande guerra" di Mario Monicelli,del 1959, a "Tutti a casa" di Luigi Comencini del 1960, da "Il vigile" di Luigi Zampa del 1960, a "Una vita difficile" diretto da Dino Risi nel 1961, da il "Mafioso" di Alberto Lattuada del 1962, a "I complessi" del 1965, da "Detenuto in attesa di giudizio" di Nanny Loi, del 1971, a "Lo scopone scientifico" di Luigi Comencini del 1972, e tanti altri grandi film, Alberto Sordi, riesce a tracciare l'immagine sempre attuale dei costumi italiani, in alcuni film anticipando i fatti di cronaca, come nel caso del film "Tutti dentro", dove anticipò quello che sarebbe successo dieci anni dopo con Tangentopoli.
La forza di questo grande attore è stata probabilmente fare di una limitazione recitativa com'era il suo accento romano la sua forza.
Nel 1966 realizza il suo primo film da regista, "Fumo di Londra".
Indimenticabili sono poi i film dove recita a fianco di un'altra grande attrice, Monica Vitti. "Polvere di stelle", "Amore mio aiutami"del 1969, e il film drammatico "Io so che tu sai che io so", per i quali firma la regia.
In "Un borghese piccolo piccolo" diretto da Mario Monicelli, Sordi dimostra di poter sostenere qualsiasi ruolo. Da una grande prova di attore drammatico dimostrando una volta per tutte il suo talento di grande interprete a tutto tondo, che per questo viene anche premiato con il David di Donatello e la Grolla d'Oro.
Negli anni ottanta recita in accanto a colui che lui considera suo erede artistico, Carlo Verdone. I film sono, "In viaggio con Papà" del 1982 e nel 1986 "Troppo forte".
Nella sua carriera ha ricevuto negli anni Ottanta molti riconoscimenti internazionali, che culminano al Carnegie Hall Cinema di New York dove, nel novembre del 1985, si svolge la rassegna "Alberto Sordi - Maestro of Italian Comedy" e ancora: tre Nastri d'Argento, sette David di Donatello, due Grolle d'Oro, un Golden Globe, un Orso d'Oro a Berlino e un Leone d'Oro a Venezia per celebrare la sua carriera.
Per il suo ultimo film del 1998, sceglie come sua partner Valeria Marini, ma non ottiene il successo di critica e pubblico che lui si aspettava. Partendo da un ciclo di film per la televisione, che risale algli anni ottanta, Sordi realizza una fondazione che raccoglie tutti i suoi film, per creare un archivio storico del costume italiano che comprende quasi tutto il ventesimo secolo.
Il giorno del suo ottantesimo compleanno è stato festeggiato dalla sua città che lo ha eletto a sindaco per un giorno.
Alberto Sordi ci ha lasciato a causa di una polmonite il febbraio di questo anno, lasciando un grande vuoto in tutto il pubblico che con lui ha pianto e riso di se stesso e delle proprie manie.
Rita Solinas
(aggiornato al 04/04/2003)
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