Gli spettatori dei cinepanettoni dovrebbero astenersi dal votare i veri film. Dovrebbero astenersi da tutto, ma non vorrei essere considerato troppo radicale. Ho letto giudizi veramente indecenti come chi sostiene che il film è troppo triste...dico ma di cosa stiamo parlando? Dell'ultima fatica cinematografica dei Pokemon? Altri invece hanno posto l'accento sulla lentezza...certo non c'è spiderman che salta da un grattacielo all'altro, ma sarebbe un discorso che non è alla portata di questi improbabili giudicanti e quindi possiamo glissare diplomaticamente. Il film è intenso e commovente. Descrive sapientemente tutte le emozioni, i contrasti e le situazioni che chi ha provato un lutto si ritrova a dover vivere nella vita quotidiana. Ci si riconosce emotivamente nelle vicende raccontate, sempre in maniera delicata e credibile. Non sempre i film italiani mi entusiasmano, ma Moretti (che può non piacere come personaggio un po' saccente e pieno di sè) è sempre autentico. Molto belli anche i personaggi ricostruiti nello studio clinico dove lavora il padre.
Leggendo molti dei commenti e voti, si evince che l'opinione critico-cinematografica media in Italia è così bassa che fa spavento. Mi chiedo perché guardiate i films di Moretti se già avete di lui un'idea, a posteriori, superflua, mediocre, ferocemente idiota. Questo film, dopo il Postino, e Nuovo cinema paradiso è il più bello degli ultimi vent'anni in Italia. E' oggettivamente così, che diate 1 2 o 0 stelle. Non conta questo. Portate rispetto per uno dei pochi, ultimi, grandi geni che sono rimasti in questo paese importante e triste. Chi non lo ama, chi non può capire, è bene che faccia altro; è bene che non parli di cinema.
Devo dire che ho letto opinioni di ogni tipo in queste recensioni, e sono rimasto allibito. Chi dà voto 1 per la lentezza, chi per gli attori scarsi, chi dice non basta la raccontare una tragedia familiare ma bisogna saperlo fare. Chi parla di presunzione, chi di boiata! Io sono totalmente del parere opposto, mi auguro siano semplici provocazioni: non è il mio preferito, ma l'impressione che ho avuto è che si sia contro Moretti stesso invece che il film. Quelli troppo tristi o lenti possono non piacere, certo, La stanza del figlio racconta il dramma in maniera profonda, ma cerca anche di condurci oltre, di cercare di andare avanti comunque, di non perdere la testa e restare uniti. Bravo Nanni, bravi gli attori, ottimo come sempre Nicola Piovani con le sue musiche.