I 7 sconosciuti a El Royale di Drew Goddard approdano in alta definizioneUn making of tra gli extra di 7 sconosciuti a El Royale di Francesco Lomuscio22 febbraio 201910:15
Presentato in anteprima sugli schermi della Festa del cinema di Roma 2018 e approdato nelle sale italiane a fine Ottobre dello stesso anno, è disponibile in blu-ray Twentieth Century Fox “7 sconosciuti a El Royale”, secondo lungometraggio diretto dal Drew Goddard regista dello stupefacente horror “Quella casa nel bosco”.
Lungometraggio che, a differenza del precedente, si colloca in un genere decisamente lontano da quello a base di creature infernali e altre mostruosità assortite, in quanto, sorta di rivisitazione d’ambientazione fine anni Sessanta di “The hateful eight” di Quentin Tarantino, appare quasi in qualità di western privato di cowboy e cavalli e immerso in salsa noir.
Trailer italiano per 7 sconosciuti a El Royale (2018), un film di Drew Goddard con Chris Hemsworth, Dakota Johnson, Jon Hamm. Sette estranei, ognuno con un passato da nascondere e un segreto da proteggere, si incontrano all'El [..] Perché, con sette estranei che si ritrovano nel decadente hotel del titolo, se il venditore di aspirapolvere Jon Hamm che finisce a spiare dal retro degli specchi posti nelle varie camere non può fare a meno di suggerire derive hitchcockiane, il geniale autore di “Pulp fiction” torna alla memoria a causa di diversi elementi, dai colori sfoggiati dalla fotografia alla decisione di strutturare le circa due ore e venti di visione in capitoli assemblati in maniera tutt’altro che cronologica. Tutti elementi che caratterizzarono, non a caso, proprio il capolavoro interpretato nel 1994 da John Travolta e Bruce Willis e che arricchiscono ulteriormente, qui, la tipica vena citazionista goddardiana. Vena citazionista che, propensa a sfoderare omaggi a non finire, spazia da un Chris Hemsworth capo setta in Charles Manson style a una Cynthia Erivo cantante che si rifà chiaramente alla Darlene Love del girl group Crystals (del resto, il suo personaggio si chiama Darlene Sweet), con tanto di Xavier Dolan nei panni di boss musicale proto-Phil Spector. Del resto, tra una versione originale di “He’s sure the boy I love” e una di “He’s a rebel” riletta da Alana Da Fonseca, non sono pezzi prodotti dal genio del Wall of sound a risultare assenti all’interno della ricca colonna sonora di evergreen comprendente, nel mucchio, “Can’t take my eyes off you” di Frankie Valli, “The letter” dei Box Tops, “Hush” dei Deep purple e la “Hold on, I’m comin’” di Sam & Dave rifatta dalla già citata Erivo. Tutti pezzi volti ad accompagnare il progressivo spargimento di cadaveri d’impronta piuttosto teatrale che, nel concedere non poca importanza alle performance degli attori, sfrutta quali altre pedine del gioco al massacro un Jeff Bridges ambiguo sacerdote, un Lewis Pullman concierge, la rapita Cailee Spaeny e una Dakota Johnson pronta ad imbracciare armi da fuoco. Man mano che la lenta evoluzione narrativa conduce alla graduale emersione di segreti e retroscena di un’operazione intrisa di mistero e il cui disco in alta definizione, al di là di una galleria fotografica, dispensa nella sezione extra due trailer e ventotto minuti di making of.
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