Golden Globe 2019: trionfano Bohemian Rhapsody e Green Book, Cuaròn miglior regista

Trionfa un po’ a sorpresa “Bohemian Rhapsody” e il suo protagonista Rami Malek alla 76esima edizione dei Golden Globe, che si è svolta ieri notte al Beverly Hilton Hotel; il biopic dedicato a Freddie Mercury si è aggiudicato il premio come miglior film drammatico e quella per il miglior attore al giovane Rami Malek, e a questo punto parte con i favori del pronostico anche in vista della prossima cerimonia degli Oscar.

---

Il premio alla regia è andato invece ad Alfonso Cuaròn per il suo “Roma”, prodotto da Netflix, che si aggiudica anche il Golden Globe per miglior film straniero. Successo anche per la commedia “Green Book”, insignita di ben tre statuette come miglior commedia, miglior sceneggiatura e miglior attore non protagonista al premio Oscar Mahershala Ali. Tra gli attori, premiati anche Christian Bale come miglior attore in un film drammatico per la sua prova in “Vice – L’uomo nell’ombra”, Glenn Close come miglior attrice in un film drammatico in “The Wife”, Olivia Colman come miglior attrice in una commedia ne “La Favorita”, e Regina King come miglior attrice non protagonista nel film di Barry Jenkins “Se la strada potesse parlare”. Un po’ di delusione invece per l’atteso “A star is born”, che si aggiudica solo la statuetta per la miglior canzone, “Shallow”, ad una commossa Lady Gaga.
Tra le serie TV, vincono “The Americans” come miglior serie tv drammatica, e tra le comedy “Il metodo Kominsky”, prodotta da Netflix; successo tra le miniserie anche per “The Assasination of Gianni Versace”. Tra gli attori, premiati Rachel Brosnahan per la comedy “The Marvelous Mrs. Maisel”, Sarah Oh (anche presentatrice della serata) per il drammatico “Killing Eve”, Darren Criss per la miniserie “American Crime Story: The Assassination of Gianni Versace”, Ben Wishaw e Patricia Clarkson (“Sharp Objects”) come migliori attori non protagonisti.