Stan Lee ci ha lasciato. A 95 anni, l’uomo che contribuì ad umanizzare l’immagine patinata e perfetta dei supereroi della Marvel con la formula “
supereroi con superproblemi”, si è scoperto umano a sua volta, e non ce l’ha fatta. Al suo genio (e a quello dei disegnatori Jack Kirby e Steve Ditko) dobbiamo una famiglia interminabile di supereroi che ancora oggi sono la fortuna dell’industria cinematografica americana: dopo il successo de “
I Fantastici Quattro”, nel 1961, in rapida successione Lee regalò al pubblico “
Hulk” (1962), “
Thor” (1962), “
Iron Man” (1963), “
Doctor Strange” (1963) e gli “
X-Men” (1963), rinnovando anche l’immagine di altri supereroi già presenti nell’immaginario cinematografico degli anni '40 e '50, come “Namo” e “
Captain America”.
Fumettista, produttore televisivo e cinematografico, editor in chief della Marvel Comics, Stan Lee,
soprannominato anche “The Man” e “The Smilin”, non ha mai abbandonato la sua vena creativa, e, pur dedicandosi alle sue attività imprenditoriali, ha continuato a scrivere sceneggiature per film e cartoni anche recentemente. Uno dei suoi motti era “Face Front!”, con cui esortava i suoi lettori a continuare a divertirsi sfogliando i suoi fumetti, accompagnato dal grido di battaglia “Excelsior!”: cercheremo di non deluderlo, ma
ci mancherà comunque.