È morto Wes Craven, il papà di Freddy KruegerSe ne è andato uno dei maestri dell'horror moderno di Francesco Lomuscio31 agosto 201516:58
Rimarrà sicuramente nella storia del cinema dell'orrore per aver creato l'artigliato Signore degli incubi Freddy Krueger, da lui lanciato tramite il "Nightmare, dal profondo della notte" (1984) che finì per generare ben sei sequel, un reboot e una serie televisiva.
Sequel dei quali firmò soltanto "Nightmare - Nuovo incubo" (1994), genialmente immerso nella stessa salsa metacinematografica che ha poi caratterizzato il suo "Scream" (1996), ovvero il lungometraggio attraverso cui, ribaltando le regole dello slasher, provvide a rinnovare per la terza volta la celluloide di paura. Perché, prematuramente scomparso il 30 Agosto 2015 a causa di un cancro al cervello, Wes Craven non ha esitato - soltanto quattro anni dopo l'innovativo "La notte dei morti viventi" (1968) di George A. Romero - a trasformarsi immediatamente in uno dei padri fondatori del moderno terrore da schermo sfornando "L'ultima casa a sinistra" (1972), suo violento, disturbante esordio nel genere che, ispirato a "La fontana della vergine" (1960) di Ingmar Bergman e caposaldo del filone denominato "rape & revenge", ha in parte anticipato il look di "Non aprite quella porta" (1972) di Tobe Hooper. Film, quest'ultimo, che fu probabile fonte d'ispirazione per "Le colline hanno gli occhi" (1977), cui Craven diede anche la continuazione "Le colline hanno gli occhi 2" (1984), nel corso di una prima parte di carriera che lo vide impegnato a dirigere una giovane Sharon Stone in "Benedizione mortale" (1981), a concepire il cinecomic "Il mostro della palude" (1982) e ad occuparsi di elaborati televisivi quali "Summer of fear" (1978) e "Sonno di ghiaccio" (1985). Senza contare partecipazioni alla serie "Ai confini della realtà", nello stesso periodo in cui ebbe anche modo di dire la sua in fatto di zombi sia con il giovanilistico "Dovevi essere morta" (1986) che rispolverando il mito del Voodoo di Haiti ne "Il serpente e l'arcobaleno" (1988).
Trailer in versione italiana per Scream 4 (2011), un film di Wes Craven con David Arquette, Neve Campbell, Courteney Cox. In questo quarto capitolo della serie meta-horror diretta da Wes Craven, Sidney è divenutata autrice [..] Il suo ultimo lavoro, immediatamente dopo il poco celebrato "My soul to take - Il cacciatore di anime" (2010) fu "Scream 4" (2011), nel quale sfoderò l'attacco ai moderni media dell'era telematica come soltanto i maestri appartenenti alla vecchia scuola sono in grado di fare. Del resto, sarebbe sufficiente riguardare titoli del calibro di "Sotto shock" (1989) e "La casa nera" (1991) per apprendere pienamente che non abbiamo perso soltanto colui che, autore anche del thriller ad alta quota "Red eye" (2005) e del licantropico "Cursed - Il maleficio" (2005), si allontanò dall'horror per rendere Meryl Streep protagonista de "La musica del cuore" (1999) e trasformò Eddie Murphy in succhiasangue in "Vampiro a Brooklyn" (1995), ma uno dei pochi cineasti capaci di osservare in maniera più che attenta la società circostante con il solo, tutt'altro che banale fine di raccontarla in fotogrammi grondanti forti sentimenti e liquido rosso.
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