Il premio Oscar Argo, i nazisti dello spazio e la Jessica Biel da thriller in blu-rayTensione, azione, divertimento e... contenuti speciali! di Francesco Lomuscio08 marzo 201311:21
Se ne è parlato non poco perché aggiudicatosi i premi Oscar 2013 per il miglior film, la migliore sceneggiatura non originale e il miglior montaggio.
Terzo lungometraggio diretto da Ben Affleck, dopo "Gone baby gone" (2007) e "The town" (2010), "Argo" (2012) - basato su un articolo di Joshuan Bearman comparso nel 2007 sul magazine "Wired" e su un estratto di "The master of disguise" del massimo esperto di "esfiltrazione" della CIA Antonio"Tony"Mendez - approda del mercato dei blu-ray sotto il marchio Warner, permettendo di assistere, a chi lo perse in sala, all'assurda azione segreta tra la vita e la morte che, a inizio anni Ottanta, venne intrapresa per liberare sei cittadini statunitensi durante la crisi degli ostaggi in Iran. Una azione segreta che vede lo stesso Affleck nei panni di Mendez, il quale, amico del famoso truccatore John Chambers alias John Goodman, escogita un piano geniale per portare in salvo i sei di cui sopra: fingere di essere una troupe cinematografica canadese impegnata in un sopralluogo per le location di un grande film di fantascienza. Un vero e proprio atto d'amore nei confronti della Settima arte che, in mezzo a citazionismo cinefilo, indispensabili spruzzate d'ironia e tensione onnipresente, ricostruisce maniacalmente l'atmosfera del decennio dell'amministrazione Carter; fornendo circa due ore di visione i cui connotati, in fin dei conti, non sembrano altro che quelli di un'affascinante fusione tra i lavori spionistici di Robert Redford e il cinema di Joe Dante. Circa due ore di visione ulteriormente impreziosite dall'abbondanza di contenuti extra che, al di là delle testimonianze dei veri sopravvissuti al fatto e del commento audio dello sceneggiatore Chris Terrio e del protagonista-regista, annoverano un making of di undici minuti, un approfondimento dall'interno del Governo canadese per scoprire i rischi che la popolazione locale corse nell'offrire un rifugio ai suoi vicini e due speciali in cui, tra gli altri, sia Affleck e Mendez che Jimmy Carter raccontano la sconvolgente esperienza. Ma, se parliamo di vicende di taglio politico tutt'altro che ordinarie, non possiamo fare a meno di segnalare l'uscita su disco in alta definizione di "Iron sky" (2012) di Timo Vuorensola, lanciato da Moxiemax con b-roll, motion poster, due teaser, due trailer e un making of di sedici minuti quali contenuti speciali. Trattasi di una co-produzione tra Finlandia, Germania e Australia che vede Christopher Kirby impegnato a concedere anima e corpo all'astronauta statunitense James Washington, il quale, in missione per aumentare la popolarità del Presidente degli Stati Uniti, viene catturato da un manipolo di nazisti trasferitisi sulla Luna alla fine della Seconda Guerra Mondiale e decisi, ora, a invadere e governare la Terra in nome del Quarto Reich. Un plot decisamente folle, quindi, che, tra onnipresente azione ed abbondanza di effetti visivi, non può fare a meno di richiamare alla memoria, in determinate situazioni, "Il dottor Stranamore, ovvero come imparai a non preoccuparmi e ad amare la bomba" (1964) di Stanley Kubrick, pur lasciando tranquillamente intuire uno spirito di fondo tutt'altro che distante da quello che fu alla base del chapliniano "Il grande dittatore" (1940). Pellicola che, tra l'altro, nel film viene spacciata ai bambini per cortometraggio, al fine di non far conoscere loro il suo intento di critica all'operato di Adolf Hitler; contribuendo alla notevole quantità di trovate divertenti (citiamo anche il procedimento atto a trasformare i neri in bianchi) che affollano gli oltre novanta minuti, ulteriormente impreziositi da un notevole lavoro svolto su fotografia e scenografie. Ed è sempre Moviemax a proporre in blu-ray "I bambini di Cold Rock" (2012), terza fatica cinematografica del francese Pascal Laugier, responsabile del non esaltante "Saint Ange" (2004) e dell'ottimo "Martyrs" (2008), qui alle prese con la sua prima opera girata in inglese. Un serrato thriller dal retrogusto horror che, ambientato nella cittadina del titolo, devastata tanto economicamente quanto spiritualmente, vede i bambini del posto scomparire l'uno dopo l'altro per colpa, a quanto pare, di una sorta di misterioso boogeyman chiamato l'"Uomo alto"; fino al momento in cui è l'infermiera Julia Denning, interpretata da Jessica Biel, a doversi gettare all'inseguimento dell'ignota figura nera per recuperare il figlio. Mentre le autorità indagano e l'insieme tende sempre più a unire l'interesse per il soprannaturale con il desiderio di realismo, individuando uno dei suoi momenti più riusciti proprio in quello del disperato inseguimento attuato dalla protagonista. Nel corso di un inquietante puzzle che, di certo non privo di suspense e movimento, gioca continuamente con le convenzioni del genere e le aspettative del pubblico senza annoiarlo mai e, soprattutto, fornendo un'interessante riflessione-denuncia nei confronti della pericolosità rappresentata dal sempre protetto potere della società borghese. Con contenuti extra rappresentati da due trailer e interviste al regista, la Biel, il co-protagonista Stephen Mchattie e il produttore Clément Miserez.
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