The German Doctor - Wakolda
Tra i giovani cineasti del cinema mondiale Lucía Puenzo, negli ultimi anni, si è fatta notare grazie alla sua poliedricità, costruendosi un nome che - forse – diverrà di primo piano nel panorama internazionale. Figlia d’arte, ha alle sue spalle già quattro film, tra cui il suo maggior successo "XXY" (2007), vincitore del Premio Settimana Internazionale della Critica al Festival di Cannes. Alla sua attività di regista e sceneggiatrice, Lucía Puenzo affianca passione per la scrittura di racconti e romanzi, e da qui si è mossa per realizzare la sua pellicola corale "The German Doctor - Wakolda".
"Il dottore tedesco" è, infatti, un suo romanzo del 2011 che amalgama fatti storici (lasciati molto sullo sfondo) e finzione narrativa, ispirato alla permanenza in Argentina del medico nazista Josef Mengele, in fuga dalla caccia ai criminali di guerra successiva al 1945. A Bariloche si unisce a una famiglia chiaramente ignara della sua vera identità ed inizia a mostrare un interesse tutto particolare per la figlia, Lilith. Deciso a portare avanti i suoi esperimenti per approdare alla creazione dell’uomo perfetto (viene ricordato il mito dei Sonnenmenschen), vede nella bambina un ottimo terreno su cui lavorare, e ancor di più si convince a restare quando scopre che la madre di Lilith è incinta di due gemelli.
È vero che il soggetto è ormai trito e ritrito, è vero che non si capisce "perché fare ancora film sui nazisti?", ma la Puenzo è molto brava nel tenersi alla larga da stereotipizzazioni eccessive e comunque dalla zona del "già visto". Naturalmente anche sceneggiatrice, riesce a dare compattezza e solidità al prodotto finale sia in qualità di scrittrice che di regista. È di certo un film ambizioso, che tocca temi importanti e delicati, e il coraggio è stato ampiamente premiato dal risultato. L’importanza dell’intreccio non trascura la bellezza delle atmosfere, e i silenzi di contemplazione di quei luoghi sono una goduria mai fine a se stessa, ma funzionale a ritrarre quel mondo, in cui la solitudine regna sovrana. È la desolazione e la vuotezza che si leggono negli occhi del bravo Alex Brendemühl, interprete del medico, che insieme al resto del buon cast fa parte di questo coro di attori, molti dei quali danno voce a personaggi piuttosto interessanti, anche se non è certo questa la forza del film, che piuttosto risiede nella delicatezza, nell’eleganza della messa in scena, ma anche nell’essere avvincente e diretto. Non mancano sicuramente dei difetti, delle sbavature (qualcuno mi spieghi il perché di quella musica nel finale), ma nella sua totalità "The German Doctor - Wakolda" va promosso a pieni voti.
La frase:
"Non si preoccupi. Non sa di star vivendo la sua ultima ora".
a cura di Luca Renucci
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