Novità in home video, da Warm bodies a Ci vediamo domani

Chi, presso la Settantesima Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, ha avuto modo di assistere a "Child of God" (2013) di James Franco, incentrato sulla figura di un emarginato sociale rimasto dapprima senza genitori e privato in seguito della casa, potrebbe aver trovato similitudini con "Essential killing" (2010) di Jerzy Skolimowski, che al lido si aggiudicò il Leone d'argento-Gran premio della giuria e la Coppa Volpi a Vincent Gallo per la migliore interpretazione maschile.
Del resto, nel vedere il protagonista scendere sia letteralmente che simbolicamente al livello di un cavernicolo, man mano che la sua vita sprofonda sempre più nella degenerazione e nel crimine, è quasi impossibile non pensare al Mohammed incarnato da Gallo, che, catturato dai soldati americani in Afghanistan e trasferito in un centro di reclusione segreto in Europa, riesce a fuggire tra gli alberi di una foresta innevata dopo che il furgone che lo sta trasportando finisce coinvolto in un incidente.
Segnando soltanto l'inizio di uno spettacolo senza tregua che, ulteriormente impreziosito da un ottimo montaggio, sfrutta a dovere la macchina da presa al fine di concretizzare un racconto da grande schermo che non permette allo spettatore di chiudere occhio, coinvolgendolo nella disperata lotta per la sopravvivenza intrapresa da Mohammed, costretto a mangiare qualsiasi cosa capiti sul suo cammino e, addirittura, ad arrivare a uccidere.
Un racconto da grande schermo che Eye division, fortunatamente, rende disponibile in blu-ray, con tanto di trailer, intervista al regista e uno studio sulla scena dell'elicottero quali contenuti speciali.
Ma, rimanendo nell'ambito di titoli in alta definizione, non possiamo fare a meno di segnalare l'uscita di "Come un tuono" (2013) di Derek Cianfrance, che Lucky red lancia corredato di trailer, quattro scene eliminate e lo speciale di quattro minuti "Sul set di 'Come un tuono'".
Con la sexy Eva Mendes inclusa nel cast, ne sono protagonisti il Ryan Gosling di "Drive" (2011) e il Bradley Cooper della trilogia "Una notte da leoni"; quest'ultimo nel ruolo di un agente di polizia messo alle costole del primo, stuntman motociclista che, scoperto di avere avuto un figlio da una precedente relazione, decide di occuparsene provvedendo alla crescita e a tutti i suoi bisogni trovandosi costretto, però, a progettare furti e rapine.
Nel corso di circa due ore e venti di visione che, caratterizzate da inaspettati risvolti di sceneggiatura, arrivano a coinvolgere, quindici anni dopo, proprio i due figli adolescenti dei protagonisti, i quali si ritrovano sulle spalle la pesante eredità conseguita ai peccati e agli errori dei loro padri.
Per gli amanti delle care vecchie salme camminanti, ma anche delle romanticherie twilightose d'inizio terzo millennio, invece, è sempre Lucky red a sfornare il chiacchierato "Warm bodies" (2013) di Jonathan Levine, che, tratto dall'omonimo romanzo di Isaac Marion e ambientato in un mondo devastato da un misterioso virus che ha finito per trasformare i comuni mortali in mostri divoratori di carne umana, racconta la vicenda di Julie alias Teresa Palmer, salvata proprio da uno zombi che è rimasto folgorato dalla sua bellezza: R, con le fattezze di Nicholas Hoult.
Precisiamo subito, però, che siamo a un livello decisamente superiore rispetto alle vicissitudini vampirico-amorose di Kristen Stewart e Robert Pattinson, in quanto, mentre "Hungry heart" di Bruce Springsteen è inclusa nella colonna sonora e John Malkovich fa da padre della protagonista deciso a sterminare tutti i cadaveri a passeggio, si tocca con discrete dosi d'azione il cinema di genere; tra malvagi e mostruosi "ossuti", un pizzico di splatter e perfino un omaggio a "Zombi 2" (1979) di Lucio Fulci, con il solo fine di ribadire che l'amore rende umani... e una sezione extra comprendente trailer, intervista a Hoult, quattro minuti di scene tagliate e gli speciali "R e Julie" e "Gli attori".
E, rimanendo proprio dalle parti del cinema di genere, Universal propone "L'uomo con i pugni di ferro" (2013), esordio alla regia per RZA (all'anagrafe Robert Fitzgerald Diggs), ovvero il curatore della colonna sonora di "Kill Bill volume 1" (2003), il quale veste anche i panni del fabbro Blacksmith, immerso in un leggendario villaggio della Cina destinato a fare da scenografia agli oltre novanta minuti di violenza e arti marziali in aria di atto d'amore nei confronti della celluloide d'azione orientale in costume degli anni Settanta. Oltre novanta minuti che, popolati da un cast all star (Lucy Liu, Gordon Liu, Russell Crowe, Rick Yune, David Bautista, Jamie Chung, Pam Grier), vedono un assortito manipolo di guerrieri, assassini ed eroi solitari affrontare una battaglia volta all'accaparrarsi un'immensa fortuna in oro.
Concretizzando un movimentatissimo spettacolo che, sguazzante in mezzo ad acrobazie fisiche ed esagerati spargimenti di liquido rosso proto-fumetto, sembra guardare sia al cinema di Chang Cheh che a quello più recente di di Ryûhei Kitamura.
Un movimentatissimo spettacolo di cui il disco offre sia la versione cinematografica che quella prolungata non censurata, oltre a cinque scene eliminate, un brevissimo dietro le quinte e gli speciali "La strada verso Est" e "Sul set con RZA".
Infine, per tutti coloro che desiderano trascorrere una serata decisamente più rilassata davanti alla televisione digitale, Moviemax Media Group lancia in dvd - con trailer e breve backstage quali extra - "Ci vediamo domani" (2013) di Andrea Zaccariello, nel quale Enrico Brignano incarna un quarantenne ridotto sul lastrico che, scoperto in puglia un paese abitato da tantissimi anziani, decide di trasferirvisi per aprire un'agenzia di pompe funebri.
Ritrovandosi, però, una popolazione di novantenni e centenari che sembrano godere di ottima salute; man mano che, complice una affascinante atmosfera di solitudine ed abbandono, insieme alle situazioni indirizzate alla risata non mancano neppure quelle malinconiche, tutt'altro che prive di poesia.
Fino all'inaspettato colpo di scena finale di una moderna favola tricolore (ma dal respiro internazionale) che, nel ricordare che oggi, per essere veramente liberi, non bisogna possedere niente, tira in ballo anche Francesca Inaudi, Ricky Tognazzi e il Burt Young della serie "Rocky".