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01 Settembre 2006 - Conferenza Stampa
"World Trade Center"
Intervista al regista e al cast.
di Monica Cabras
Sono presenti: Oliver Stone, Maria Bello, Will Jimeno, Allison Jimeno, John McLoughlin, Donna McLoughlin. Jimeno e McLoughlin sono i due poliziotti la cui storia è al centro del nuovo film di Oliver Stone. La loro partecipazione è stata fondamentale: hanno contribuito direttamente non solo alla sceneggiatura, ma hanno seguito da vicino anche la lavorazione. I due eroi erano presenti con le rispettive mogli e sono stati accolti da un applauso pieno di calore.
E' il momento giusto per raccontare gli avvenimenti di quel giorno?
W.Jimeno: Per me e mia moglie non è mai troppo presto per far vedere l'amore e l'altruismo di quei giorni. Non è mai troppo presto onorare chi ha dato la propria vita per gli altri.
Come mai questo taglio di buonismo al film, ci si poteva aspettare qualcosa di più polemico?
Oliver Stone: Volevo raccontare questa storia, non convenzionale di questi uomini rimasti intrappolati sotto le macerie. Questi uomini non hanno mai parlato di politica, ma solo di emozioni. Forse un giorno potrebbe essere interessante fare un film più politico, ma in questo caso ho voluto fare un film che tocca il cuore, dove c'è gente che si aiuta e che aiuta gli altri. Abbiamo bisogno l'uno dell'altro. Ciò che ci aiuterà a sopravvivere in questi giorni è solo il cuore umano. La politica divide la gente.
Come mai in questo film incentrato sull'amore ha voluto fare un collegamento con la vendetta, inserendo il marines che salva i due uomini, che poi proprio per vendetta, come scritto nei titoli di coda va in Iraq?
Oliver Stone: Secondo me questo è un bellissimo contrasto. Nei miei film non mi sono mai avvicinato così tanto alla morte, anche gli interpreti si sono avvicinati tanto e per quanto riguarda il marines, per me sarebbe stato ingiusto dare una visione politica negando il fatto che lui ci sia stato. Io in questa storia volevo far capire agli spettatori che il Marines è andato in Iraq per rispetare la sua scelta. Gli americani hanno un senso di rabbia giustificato, e hanno bisogno di manifestarlo, sarebbe contro il mio carattere non rispettare le loro scelte.
E' difficile interpretare una persona viva che la vedrà al cinema e la giudicherà?
Maria Bello: Interpretare questo ruolo mi ha fatto sentire un peso di responsabilità maggiore che in passato. Ma i McLoughlin ci hanno aperto la loro casa, la loro famiglia, le loro speranze. Donna ha un senso di grazia naturale, una forza interiore e un grande senso di compassione.
Come ha vissuto quei giorni?
Oliver Stone: Mi trovavo a Los Angeles, mi ha svegliato mia moglie e ho acceso subito la TV per vedere ciò che stava succedendo. La domenica successiva, la domenica è il giorno in cui le famiglie si riuniscono, mi sono sentito molto depresso al pensiero di quelli che avevano perso i propri familiari nel crollo delle torri.
E' stato detto tutto sull'11 Settembre?
Oliver Stone: Io non ho deciso di fare il film, ma quando me l'hanno presentato i produttore l'ho trovato molto commovente. Spero che ci saranno altri film analitici ed emozionanti su questo avvenimento, perché la guerra non è ancora finita, è una situazione complessa e non mi sembra il caso di arrivare ad alcuna conclusione.
Che cosa è cambiato nell'animo degli americani dall'11 Settembre?
Oliver Stone: Credo che l'orizzonte sia diventato più scuro, i presentimenti di morte non lontani…le conseguenze dell 11/9 sono state peggiori dell'atto stesso. Penso che ora il sentimento sia talmente buio che, anche se in passato quando o rappresentato l'america sempre cupa in tempo di guerra per andare contro il suo sfarzo, ora invece voglio mostrare la serenità e la tranquillità di cui si ha bisogno.
Lei spesso ha diviso l'america, come con Ntural Born Killer, ora invece cerca di unirla?
Oliver Stone: Come ho detto prima, la politica divide, mentre il cuore unisce. L'11/9 è diventata una questione di paura e ora è il momento di accendere una candela nell'oscurità.
Ha cambiato la sua percezione della morte?
Oliver Stone: Natural Born Killers era una satira degli anni '90 in cui la violenza era una questione americana quasi commerciale, ora la questione è diversa.
Bruce Springsteen dopo l'11/9 ha inciso un disco compassionevole proprio come lei in questo film, è stato influenzato da questo?
Oliver Stone: NO
Maria Bello:Springsteen è il mio idolo e il mio grande eroe, entrambi veniamo dal New Jersey, ma sicuramente questo non ci ha influenzato.
"Le conseguenze dell'11 Settembre sono state di gran lunga peggiori del giorno stesso. L'animo degli Americani è cupo. C'è un sentimento di morte, è tutto più buio. Dobbiamo svegliarci da questo stato. Per questo ho voluto realizzare un film positivo. Esiste la serenità, ed è per questo che dobbiamo combattere oggi." Oliver Stone
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