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06 Settembre 2006 - Conferenza Stampa
"Exiled"
Intervista al regista e al cast.
di Elisa Giulidori
Johnnie To è uno dei principali registi di Hong Kong. Molto amato dal pubblico occidentale, presenta in concorso "Fanghzu - Exiled", un pirotecnico gangster movie ambientato a Macao, prima del passaggio dall'amministrazione portoghese a quella cinese. Il gruppo "selvaggio" che interpreta i cinque criminali è presente alla conferenza stampa, insieme alla protagonista femminile, Jackie Ho, e, naturalmente, al regista. Seguendo la conferenza si ha la sensazione che il traduttore non sia proprio all'altezza del suo compito. Non sempre le risposte sono coerenti con la domande e alcune risultano troppo lacunose. Dal canto suo To è estremamente stringato e pragmatico nelle sue affermazioni, ma ci rimane la sensazione che non tutto sia stato tradotto al meglio dal cinese.
Come mai i film di Hong Kong sono sempre polizieschi?
Johnnie To: Probabilmente perché questo genere è più semplice, più facile. Ha molti elementi che attraggono, c'è un poliziotto, c'è un criminale..Io cerco di trovare degli elementi spettacolari che rendano questi film originali.
Mi sembra che "Fanghzu" sia quasi un seguito di "The mission"?
Johnnie To: Questo film non è sicuramente la seconda puntata di "The Mission". E' comprensibile che alcuni lo pensano ma anche se ci sono delle somiglianze, come la scena dei bambini che giocano a pallone, non è assolutamente il suo seguito.
Volevo chiedere all'attrice che effetto le ha fatto essere l'unica donna all'interno di un mondo di uomini come questo.
Jackie Ho: All'inizio ero un po' spaventata. Poi sapendo di lavorare con Wong e NG, che sono degli amici, mi sono tranquillizzata.
Come si realizza un film come questo?
Johnnie To: Abbiamo girato per nove mesi. E all'epoca non sapevamo bene come si sarebbe sviluppato il progetto. Devo dire che quando giro sono un po' egoista, lavoro in modo molto spontaneo, senza regole precise.
Perché ha scelto di ambientarlo a Macao?
Johnnie To: Veramente volevo ambientarlo a Cuba ma poi c'erano dei problemi per i permessi. Allora ho scelto Macao perché ha le stradine coloniali ed era perfetto. Se l'avessi girato a Hong Kong non lavrei potuto intitolare Exiled.
Volevo chiedere agli attori com'è lavorare con Johnnie To?
Jackie Ho: Sono andata a lavorare con un atteggiamento di grande fiducia. Mi sono fidata ciecamente di lui, mi sono messa completamente nelle sue mani.
Nick Cheung : Io avevo già lavorato con Johnnie e so che non ha un ordine preciso di lavorare. Questa esperienza mi ha molto arricchito ma spero che la prossima volta mi stimoli di più.
So che Francis Ng e Anthony Wong sono molti amici anche nella vita. Volevo sapere se avete portato questo sentimento anche sullo schermo?
Francis Ng: Per me la recitazione è recitazione. To ci ha usati come i suoi giocattoli. Ha preso le nostre vite private e le ha usate nel film. Questo a me è piaciuto molto.
Anthony Wong: Si vede nel film che tra noi abbiamo comunicato bene. Senza quel legame di amicizia che ci legava sarebbe stato difficile fare un film del genere.
Nel film ho visto tantissime citazioni al genere western. E' vero?
Johnnie To: Sì è vero!
Perché ha voluto ambientare il film nel 1998?
Johnnie To: Perché nel 1998 Macao è passata sotto il governo cinese. Volevo registrare questo cambiamento.
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