Trama: Evelyn è una donna aziendalista, elegante e colta. Evelyn è un'imprenditrice di terza generazione che porta avanti una storica azienda di moda ereditata dal nonno. Il nonno di Evelyn fu un uomo forte, Cavaliere della Patria e ideatore di un Brand geniale della moda ed Evelyn ne era immensamente legata. Evelyn, nei suoi fantastici sogni, parla spesso con il nonno e a lui si ispira completamente: è come se il nonno le donasse sicurezza dall'aldilà. Evelyn è amministratrice delegata dell'azienda ma non disdegna di occuparsi della creatività e segue con interesse il lavoro dei suoi stilisti. Ha un legame molto umano con i suoi dipendenti che adora e chiama sempre per nome, dal primo all'ultimo. Evelyn ha un mentore oltre che amico fidato, Bartolomeo, esperto contabile e responsabile amministrativo. Il rapporto speciale e di estrema fiducia tra Evelyn e Bartolomeo ha radici lontane: Bartolomeo frequenta l'azienda sin da bambino e ha ricevuto la sua formazione aziendale ad opera del grande nonno proprio negli anni in cui si registrava il boom economico del Made in Italy. Bartolomeo è l'angelo custode di Evelyn. L'azienda è in piena bufera finanziaria a causa della crisi e della pressione fiscale esagerata. Evelyn è giunta persino a vivere all'interno dell'azienda pur di salvarla. La crisi si ripercuote fortemente
nella vita affettiva e familiare di Evelyn. Per questo la vediamo single, sola e confusa e alle prese con un matrimonio ormai finito, quello con l'ex marito Stefano di cui è ancora profondamente innamorata. Le giornate di Evelyn in azienda hanno smesso di portarle gioia: sono costantemente scandite da istanze di fallimento, malcontento degli operai e scelte drastiche, prima fra tutte la decisione forzata di chiudere alcuni comparti dell'azienda con la conseguente riduzione progressiva del personale: cosa che la turba fortemente. Ad aggravare irreparabilmente i conti dell'azienda sarà Mr. Cunningham, importante cliente americano nonché amico fraterno del nonno, il quale approfitta del momento finanziario debole e chiede un fatale sconto del trenta per cento sulle forniture. L'imprenditrice si arrende solo con la morte di Bartolomeo, stroncato da un infarto, probabilmente dovuto alla situazione catastrofica dei conti. Evelyn, dopo i funerali, non trova più la forza di lottare. Il personale inizia a scioperare e la situazione precipita. Ma la vita prosegue ed Evelyn va
incontro dignitosamente al suo destino.