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Nanni Moretti
È sicuramente uno dei personaggi di spicco del nostro cinema e il 2001 ha rappresentato per lui una stagione davvero trionfale grazie al suo ultimo e premiatissimo film "La stanza del figlio".
Nasce nel '53 a Brunico da una famiglia borghese (padre professore universitario di epigrafia greca e madre insegnante in un liceo) e mostra subito una particolare attenzione per il cinema e la pallanuoto, al punto da diventare giocatore della Lazio in serie A e venire convocato per la nazionale giovanile.
Una volta terminati gli studi al liceo classico, Nanni prova a cercare lavoro come aiuto regista e a soli vent'anni decide di vendere la sua collezione di francobolli per comprarsi una cinepresa Super 8. Ha così la possibilità di girare due cortometraggi, "La sconfitta" e "Paté de Bourgeois" che vengono proiettati al Circolo Nuova Sinistra del quartiere di San Lorenzo a Roma.
Intanto i fratelli Taviani lo chiamano per una piccola parte nel film "Padre Padrone", ma la sua passione per la regia lo porta a girare altri film in Super 8, uno dei quali, "Io sono un autarchico" (primo lungometraggio datato 1976) ottiene grande successo di critica al punto da venire acquistato dalla Rai per presentarlo in versione 16 mm.
A soli 25 anni ottiene grande successo al botteghino con "Ecce Bombo" in concorso anche a Cannes, mentre il successivo "Sogni d'oro", girato nel 1981, non riceve i favori del pubblico. Ma ci vuole poco perché Nanni torni alla ribalta: bastano infatti "Bianca" e "La messa è finita" (orso d'argento a Berlino) per rilanciarlo definitivamente.
Nel 1987 fonda una casa di produzione chiamata "Sacher Film" (chiaro omaggio al dolce che lui adora), poi si dedica a "Palombella Rossa" presentato a Venezia nella settimana della critica, cui fa seguito un documentario intitolato "La cosa" in cui analizza la trasformazione del partito comunista nel Pds.
Sotto la direzione di Daniele Luchetti interpreta il ruolo di un cinico ministro socialista disposto a tutto per raggiungere le vette del potere politico ne "Il Portaborse", ma mentre il pubblico lo accoglie trionfalmente, la televisione pubblica e privata decide di snobbarlo.
Nel '94 con "Caro Diario" vince la palma d'oro come miglior regista e i francesi cominciano a considerarlo il nuovo Fellini, poi si dedica con altri registi ad un cortometraggio sulla situazione nella quale si troverebbe l'Italia se fosse governata dal padrone dei media italiani (è stato girato nel '95 ma è sempre di strettissima attualità), poi ottiene altri consensi con "Aprile" e con il recente "La stanza del figlio" trionfatore a Cannes.
Ha anche ristrutturato un cinema nella capitale (il "Nuovo Sacher") ed è sposato con Silvia Nono dalla quale ha avuto un figlio chiamato Pietro
Sandro Mattana
(aggiornato al 21/06/2001)
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