Titolo film: |
Halloween 20 anni dopo |
Opinioni presenti: |
38 |
Media Voto: |
7.5 -  |
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Attenzione: nei testi delle seguenti opinioni, potresti trovare parti rivelatorie del film.
Il parere di Marco, 23 anni, Firenze (FI)
ci vuole pazienza, il cinema oggi è anche questo... |
Voto 7 di 10  |
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7 è un voto decisamente alto per una Jamie Lee Curtis un po' troppo cresciuta per certe cose...
Non sono un conoscitore profondo del genere ma in questi giorni mi sto facendo una cultura(riparto dal cult più cult di tutti..). Ho visto Venerdì 13, halloween 1e2 e Freddie vs Jason(solo per curiosità, non oso nemmeno definirlo horror..è patetico).I Nightmare li avevo già visti in passato(anke se non tutti).
Di sicuro non è facile essere l'ombra di qualcuno come l'immortale John Carpenter(quando c'è uno Steve Miner alla regia poi..) ma soprattutto non è facile dare un continuo e, con "Halloween 20 anni dopo", un finale decente ad un cult del cinema come questo. Perchè trattenersi? L'ultimo capitolo non è poi granché: il figlio, come i suoi improbabili compagni di liceo, recita malissimo; Jemilie non ne può più; gli omicidi(a parte gli inutili primi tre) cominciano da più di metà film in poi senza preannunciare il ben che minimo segno di tensione nello spettatore(giuro che stavo per addormentarmi!);Michel, forse, è l'unico accettabile nell'insieme; non accettabili invece la sua prima fittizia morte, uguale ad "Halloween I la notte delle streghe"(cade giù da un balcone), e la motivazione del suo ritorno sugli schermi:
...Ma come cavolo fa?Va bene che sia considerato una sorta di forza malefica o demoniaca, ma secondo me Carpenter non ha mai cancellato la sua umanità; non parlo del suo affetto o del suo amore per qualcuno,ma della suo essere una persona. Sicuramente C. aveva in testa qualcosa di più umano,reale, un essere logorato ma allo stesso tempo tenuto in piedi dall'odio, in attesa della sua vendetta; la aspetta, la brama per 15 lunghi anni di manicomio. Sono esperienze che cambiano la vita, ci comunica C., che fanno crescere una persona senza vie di scampo dal proprio destino: in questo caso l'odio e la violenza. Michel è rimasto in quel lontano 31 ottobre del 1963,giorno della tragedia in casa Mayers, e vi è cresciuto; abbandonato dalla famiglia e dagi amici.
Io non ci vedo questo in "Halloween 20 anni dopo". Piuttosto un necessario e insensato bisogno di dare un finale ad un monumento del cinema horror anni80; insulso l'ultimo gesto di Michel verso la sorella(alla quale secondo me non è attaccato in nessun modo e non doveva esserlo); insulsa anke la figura interpretata dalla protagonista, quella dell'eroina decisa a concludere i giochi una volta per tutte e a dare finalmente il game over.
Scadente ed inutile anke se a tratti apprezzabile per lo sforzo..
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Questa opinione è stata scritta da:
Marco
23 anni
Firenze (FI). |
(18 Gennaio 2008) |
Trailer, Scheda, Recensione, Opinioni, Soundtrack
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