Vedendo un film come canicola mi sono assolutamente ricordato di marlon brando e dei vietcong che tagliano braccia ai contadini a cui gli americani avevano fatto antitetanica o qualcosa del genere..è una illminazione il diamante che il colonello kurz riceve cosi come è una illuminazione cio che canicola da..
Additato dal Direttore della Mostra Barbera, come "uno da tenere d'occhio", Siedl ha diviso la platea di critici e spettatori della Laguna. Il suo film non si dimentica, lo sia ama o lo si odia: la sua crudezza e la violenza trattenuta non può in alcun modo lasciare indifferenti.
E' la terribile lentezza e assoluta mancanza di dialoghi a spingermi verso l'odio. Va bene il voler dimostrare il vuoto che c'è in noi... ma non basta. Manca un valido montaggio, manca la struttura. E' snervante sopportare un certa realtà rivederla riprodotta così è insopportabile. Nudo, crudo, pure troppo.
Interessante pellicola del regista austriaco Seidl.Affresco gelido lucido e spietato sulla realtà occidentale.Si rappresentano pezzi di vita fatta a pezzi in un'estate torrida e asfissiante nella squallida periferia viennese.Un film implacabile e disturbante che vuole farci riflettere sulla monotonia della vita quotidana. Da vedere
Quello che colpisce non è tanto l'aggressività, la follia, l'autolesionismo di questi personaggi, ma quanta violenza c'è nella freddezza e nella mancanza totale,o quasi, di sentimenti in questa lunga carrellata di brutture della società opulenta.Un film di denuncia sulla provincia viennese, ma sicuramente sulla provincia in generale.L'unica pecca che ho trovato in questo film è stata l'esagerata lentezza di alcune scene.