In blu-ray Linea mortale e il suo remake Flatliners - Linea mortale

C'è qualcosa dopo la morte?
Con il divo di Hollywood Michael Douglas a fare da produttore, provò a fornire una risposta "Linea mortale", che, diretto nel 1990 da un Joel Schumacher non ancora impegnato nelle avventure cinematografiche di Batman, vide protagonisti gli allora sentimentalmente legati Kiefer Sutherland e Julia Roberts.
Il primo, carismatico e ambizioso studente di medicina, convinceva la seconda, appunto, a prendere parte insieme a Kevin Bacon e William Baldwin ad un pericoloso esperimento volto a provare la morte clinica interrompendo per un breve periodo di tempo il battito cardiaco e le funzioni cerebrali.
Esperimento destinato a lasciar intendere che determinati confini non dovrebbero essere oltrepassati e che bisogna fare sempre i conti con i propri sbagli; suggerendo, oltretutto, quanto la pellicola subisse l'influenza da parte degli all'epoca gettonatissimi orrori da schermo nightmariani, individuabile soprattutto nel fatto che ognuno dei quattro personaggi si ritrovava tormentato da ossessioni e traumi più o meno legati al passato.

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Del resto, complice anche l'abbondanza di filtri colorati sfruttati dalla splendida fotografia a cura di Jan de Bont, furono atmosfere surreal-metropolitane che risentivano ancora del look da celluloide tipica degli appena trascorsi anni Ottanta a caratterizzare quello che, candidato al premio Oscar per i migliori effetti sonori e trasformatosi con il tempo in un vero e proprio cult, viene finalmente reso disponibile in formato blu-ray da Sony pictures Home Entertainment.
La stessa Sony pictures che ne lancia su supporto in alta definizione anche il rifacimento datato 2017 "Flatliners - Linea mortale", con alla regia il danese Niels Arden Oplev autore di "Uomini che odiano le donne" e il sopra menzionato Douglas nuovamente coinvolto nella produzione.
Rifacimento che, ricorrendo ad un plot analogo a quello del capostipite, apre tirando in ballo un incidente automobilistico, per poi spostare l'ambientazione a nove anni più tardi e mostrare un Sutherland stavolta nel ruolo marginale del dottor Barry Wolfson; mentre sono Ellen Page, Diego Luna, Nina Dobrev, James Norton e Kiersey Clemons a cimentarsi nell'esperienza ultraterrena dalle conseguenze sovrannaturali del passaggio all'aldilà.
Perché, chiaramente, con immancabile effettistica digitale a condire la circa ora e cinquanta di visione, in questo caso si guarda al pubblico dei teen-ager d'inizio terzo millennio e si tende a privilegiare dinamismo e ricerca della spettacolarità rispetto alla cupezza che aveva dominato l'originale.
Ma senza dimenticare le improvvise apparizioni spettrali, che sono diventate uno degli ingredienti quasi fissi dell'horror in fotogrammi succeduto all'esplosione di quello giapponese sfornato negli ultimi due decenni.
Al servizio di un insieme accompagnato da diversi extra nella sezione del disco riservata ai contenuti speciali: nove scene eliminate ed integrali, sei minuti di dietro le quinte, quattro riguardanti il casting, quattro sul lavoro effettuato dal regista e due in cui gli attori e qualche elemento della troupe dichiarano se sarebbero disposti a morire istantaneamente per sapere cosa c'è dopo la vita terrena.
Siete pronti a scoprire con "Linea mortale" e "Flatliners - Linea mortale" cosa ci attende dopo aver abbandonato il mondo dei vivi?