In dvd Non si ruba a casa dei ladri e I babysitterA tutta commedia con la Mafia capitale dei Vanzina e la scatenata notte di Mandelli e Ruffini di Francesco Lomuscio22 febbraio 201712:48
Vincenzo Salemme e Stefania Rocca sono un onesto imprenditore e la moglie Daniela, finiti in rovina per colpa del deputato intrallazzatore Massimo Ghini; contro il quale, di conseguenza, decidono di attuare una personale vendetta.
Richiamando in parte alla memoria ciò che accadde nel 2004 all'interno del suo "In questo mondo di ladri", Carlo Vanzina - come sempre affiancato in fase di sceneggiatura dal fratello Enrico - racconta questo in "Non si ruba a casa dei ladri", che, visto nelle sale cinematografiche a Novembre 2016, approda in dvd sotto il marchio Warner, accompagnato dal trailer e da un backstage di quindici minuti nella sezione riservata ai contenuti speciali. Una vendetta che scatta nella testa dei due protagonisti quando scoprono che è in una banca svizzera che i proventi delle proprie malefatte sono stati nascosti dal loro nemico; oltretutto perennemente affiancato da una tanto bella quanto ignorante compagna cui concede anima e fantastico corpo Manuela Arcuri.
Trailer italiano per Non si ruba a casa dei ladri (2016), un film di Carlo Vanzina con Vincenzo Salemme, Massimo Ghini, Stefania Rocca. La riscossa di un cittadino onesto, Antonio che si vendica di Simone, un politico disonesto. Antonio [..] Tanto bella quanto ignorante compagna che, pronta addirittura a confondere Guglielmo Tell con il nome di un albergo, incarna a dovere lo stereotipo della bambolona tutto sesso e poco cervello unicamente interessata alla ricchezza e al potere, purtroppo rappresentante una delle molte brutture dello stivale tricolore d'inizio XXI secolo. Perché, riallacciandosi ai sempreverdi meccanismi comici della truffa, il figlio di Steno rincara la dose prendendo di mira nientemeno che la tanto chiacchierata (e denunciata) Mafia capitale, con l'evidente fine di ricordare che, essendo dei miserabili, i corrotti romani non sono affatto invincibili. Mentre vengono coinvolti nel colpo un poco promettente attore teatrale con le fattezze di Lorenzo Balducci e la sexy Ria Antoniou, e, come c'era da aspettarsi, provvedono le consuete dosi di umorismo a rendere decisamente piacevole la oltre ora e mezza di visione. Dosi di umorismo spazianti dalla prima conversazione tra il protagonista e il fidanzato della figlia al momento in cui lo stesso ascolta in automobile la cronaca della partita Roma-Napoli insieme a Ghini; senza contare il mai disprezzabile Maurizio Mattioli che, nei panni di un concessionario di automobili stritolato dalla crisi, si cimenta in maniera esilarante perfino con la parlata piemontese. Al servizio di un'operazione in cui la ferocia tipica della migliore Commedia all'italiana emerge non poco - tra discorsi riguardanti gare d'appalto truccate e terreni edificabili - nel fornire una delle più riuscite (e divertenti) critiche da grande schermo al Bel paese sfornate all'interno della sua filmografia dall'autore di "Sapore di mare" e "Il pranzo della domenica". Ma, rimanendo nell'ambito delle produzioni tricolori da ridere, Warner lancia su disco digitale anche "I babysitter", diretto dall'esordiente dietro la macchina da presa Giovanni Bognetti (sceneggiatore di "Fuga di cervelli" e "Ma che bella sorpresa"), nonché rifacimento nostrano del francese "Babysitting - Una notte che spacca", realizzato nel 2014 da Nicolas Benamou e Philippe Lacheau. Rifacimento che, senza perdere tempo, apre immediatamente con un incontro-scontro in ascensore tra Francesco Mandelli e il piccolo Davide Pinter; prima ancora di portare in scena un Diego Abatantuono celebre agente dei campioni e nel cui studio, appunto, lavora come impiegato di ultimo livello l'ex "solito idiota" del piccolo e grande schermo. Impiegato cui affida il compito di fare da babysitter al capricciosissimo figlio quando si vede costretto ad assentarsi insieme alla moglie Francesca Cavallin per andare a ricevere un prestigioso premio al Gran Galà dello Sport. Capricciosissimo figlio che è proprio il ragazzino di cui sopra; man mano che provvedono Paolo Ruffini ed un Andrea Pisani fornito di videocamera ad interpretare gli immancabili amici talmente incoscienti da fargli festeggiare il compleanno trasformando la lussuosa villa abatantuoniana nella location di un party fuori controllo, tempestato di assurdi personaggi. Party che viene in realtà progressivamente ricostruito dopo che, rincasata la coppia di proprietari, contattata dalla polizia il mattino successivo, il commissario Antonio Catania e il vice ispettore capo Francesco Facchinetti non mancano di mostrare loro il video in cui è immortalato tutto ciò che è avvenuto la notte appena trascorsa. Consentendo, quindi, alla narrazione classica di alternarsi con abbondanti dosi di soggettive impazzite da found footage e di far entrare nella vicenda anche la Simona Tabasco di cui il personaggio di Mandelli è perdutamente innamorato, il cugino di lei Luca Peracino e un grottesco pregiudicato incarnato da Alberto Farina. Quest'ultimo destinato a portare la romanità in mezzo al campionario di situazioni oltre ogni limite finalizzate a divertire lo spettatore e comprendenti escursioni al luna park, corse per la strada a bordo di go-kart e, addirittura, un assurdo tentativo di rianimazione di un pitone chiamato Van Basten (!!!). Con sei minuti di papere e diciassette di backstage nel comparto extra.
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