Tra le novità in dvd comici, alieni italiani e Daniel Craig da thriller

Dario Bandiera è l'ex fidanzato di Nicole Grimaudo, la quale, attualmente innamorata di Paola Minaccioni, chiede il suo "aiuto" nel momento in cui le due decidono di reperire il seme per poter avere un figlio.
Giuseppe Giacobazzi è una guardia giurata che, in seguito all'ennesimo rifiuto di un mutuo da parte della banca in cui lavora, tenta goffamente di rapinarla insieme a Sergio Sgrilli e Giovanni Cacioppo.
Pablo e Pedro scoprono che Aurora Cossio, moglie sudamericana dell'amico del cuore Antonio Giuliani, nasconde uno scabroso passato da attrice porno.
Ivano Marescotti è un imprenditore padano che, ricoverato nell'ospedale più scalcinato di Napoli per subire un intervento al cuore, si ritrova come vicino di letto il losco traffichino Carmine Farago.
Sono i quattro episodi che costituiscono "All'ultima spiaggia" (2012) di Gianluca Ansanelli, ovvero quelli che, tempestati di volti noti della comicità televisiva (e non solo), vengono raccontati nel corso di un reality che vedrebbe vincitore il più disperato d'Italia.
Quattro episodi volti a spaziare dalla romantic comedy alla malinconia, passando per citazionismi tarantiniani e immancabili corna; al servizio di una tutt'altro che volgare ora e mezza di visione che, capace di strappare risate a sufficienza, viene proposta in dvd da Warner Home Video con trailer, papere sul set, nove minuti di scene tagliate e storyboard e sceneggiatura quali contenuti extra.
Rimanendo sempre su suolo italiano, 01 distribution distribuisce in home video digitale "L'arrivo di Wang" (2011) di Marco e Antonio Manetti, in arte Manetti Bros, corredato di non pochi contenuti speciali.
Infatti, al di là di vari teaser e trailer e del backstage fotografico, abbiamo il cortometraggio "Mr. Wang", lo speciale di dieci minuti "C'era un cinese in croma... key", un backstage di diciotto minuti e i provini di Li Tong e Francesca Cuttica; i quali, nel corso della oltre ora e venti di visione, vestono rispettivamente i panni dell'extraterrestre del titolo e della interprete contattata per tradurre - accanto a un agente privo di scrupoli con il volto di Ennio Fantastichini - ciò che esso tenta di comunicare agli umani.
Perché, in fin dei conti, claustrofobicamente ambientato al chiuso, il quarto lungometraggio cinematografico degli autori di "Piano 17" (2005) altro non si propone che di riportare un genere non più cavalcato dalle nostre parti come la fantascienza, senza dimenticare neppure momenti che vedono coinvolti veicoli spaziali.
Man mano che l'insieme - evidente allegoria su celluloide relativa agli immigranti e ai loro diritti umani - non solo individua nella non disprezzabile realizzazione dell'alieno uno dei suoi maggiori punti di forza, ma si rivela una storia psicologica di tensione in cui tre personalità enormemente diverse si confrontano, manifestando a poco a poco le proprie caratteristiche. Ed è invece Universal a rendere disponibile su disco - con interviste al cast, trailer e un paio di mini-speciali sulla realizzazione del film quali extra - un'inquietante vicenda passata soltanto fugacemente nelle nostre sale: "Dream house" (2011) di Jim Sheridan.
Ne è protagonista l'agente 007 del grande schermo Daniel Craig, il quale, trasferitosi insieme alla moglie Rachel Weisz e alle due piccole figlie da New York a una tranquilla casa nel Connecticut, finisce in un vero e proprio incubo.
Un incubo che tira in ballo anche Naomi Watts nel ruolo di una donna che abita di fronte ai protagonisti, destinati a scoprire che la loro nuova abitazione, tempo addietro, fu teatro del brutale massacro degli stessi proprietari.
Un incubo efficacemente immerso nell'ambientazione nevosa e che, con l'ottimo Elias Koteas incluso nel cast, sfrutta una riuscita atmosfera di mistero destinata ad avvolgere fotogramma dopo fotogramma l'incuriosito spettatore; cui viene regalato un inaspettato colpo di scena già a metà dei quasi novanta minuti totali... quindi, molto prima di quello finale, che non lascia affatto delusi una volta giunti ai titoli di coda.