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19 Gennaio 2006 - Conferenza Stampa
"Travaux - Lavori in casa"
Intervista a Brigitte Roüan e Carole Bouquet.
di Francesco Lomuscio
Approda nelle sale cinematografiche italiane Travaux-Lavori in casa, commedia diretta da Brigitte Roüan che vanta nel cast, tra gli altri, la presenza del nostro Aldo Maccione. Per l'occasione, abbiamo incontrato a Roma l'attrice protagonista Carole Bouquet, insieme alla regista che non ha esitato a dichiararsi contraria alla parola "integrazione", in quanto, secondo lei, non si possono costringere delle persone a diventare francesi.
Signora Bouquet, cosa la ha attratta di questo ruolo?
Carole Bouquet: Ero in cerca di una commedia ben scritta e che trattasse un tema importante; per una donna, poi, è difficile trovare ruoli comici da interpretare, forse qui in Italia la situazione è diversa, ma il più delle volte, in questo genere, ci pongono alle spalle degli uomini. Nel resto del mondo di attrice comica mi viene in mente soltanto Whoopi Goldberg, ma a quanto pare lavora poco.
Brigitte Roüan: Probabilmente, però, ciò è riconducibile al fatto che le donne, per ricoprire determinati ruoli, è necessario che siano brutte o grasse, non belle.
La lavorazione del film ha forse coinciso con la rivolta nelle periferie?
Brigitte Roüan: In realtà il mio film è uscito molto prima al cinema, ma sapevamo già che ciò sarebbe successo perché la situazione era veramente insopportabile.
Quali difficoltà avete riscontrato durante la lavorazione del film?
Carole Bouquet: La prima versione della sceneggiatura era molto vicina al film poi realizzato: Brigitte era stata costretta a presentarmi un secondo script in quanto i produttori si erano opposti alle troppe sequenze di ballo, ma, secondo me, la presenza dei balli era un elemento così originale che non bisognava assolutamente cambiare l'idea di partenza. Alla fine, poi, abbiamo vissuto per un mese e mezzo circa un incubo tra i calcinacci, in quanto il set è stato costruito in un edificio che abbiamo svuotato, ed i soldi sono serviti soprattutto a fare questo.
A cosa è dovuta la scelta di Aldo Maccione?
Brigitte Roüan: L'idea di far interpretare il muratore italiano ad Aldo Maccione è venuta al direttore del casting: avevo scritto quel ruolo e mi è stato proposto lui, io non ci avevo pensato, e se mi avessero detto che avrei dovuto fare un film con Aldo Maccione non ci avrei creduto. Vengo da un teatro molto chic, fatto di grandi registi, non conoscevo nessuno dei suoi film e neppure quel suo particolare modo di fare, diciamo da prima donna. In Francia, comunque, è un attore molto amato, io lo trovo poetico, secondo me potrebbe fare tranquillamente Shakespeare e lui non mi crede quando gli dico che è commovente.
Quali reazioni hanno avuto le persone nei confronti del film?
Brigitte Roüan: Nella mia famiglia, che è borghese, dura e di destra, hanno avuto da ridire sul fatto che parlassi di gente di colore, mentre, per quanto riguarda la popolazione, un lato lo ha trovato falso, mentre l'altra fetta, composta da emigrati, lo ha apprezzato.
Carole Bouquet: Poi, per quanto riguarda le donne di tutte le culture, hanno rivissuto l'incubo dei lavori in casa (ride).
Brigitte Roüan: Beh, anche io prima di girare il film ho fatto i lavori in casa, se ne ride soltanto una volta terminati.
Quindi ci troviamo dinanzi ad un film autobiografico?
Brigitte Roüan: Un po', comunque credo che chiunque scrive tenda spesso a rifarsi a fatti personali.
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