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Star Trek: Il Film (1979) di Pierfilippo Siena
Un'immensa e minacciosa nuvola si dirige verso il sistema solare.
Tre incrociatori da battaglia dell'Impero Klingon le lanciano contro i propri siluri ma senza ottenere alcun effetto ed anzi scatenano la sua reazione finendo disintegrati ma sarebbe più corretto dire, come scopriremo in seguito, digitalizzati. Stesso destino tocca alla stazione spaziale Epsilon 9 mentre sulla Terra a Starfleet viene deciso di assegnare di nuovo il comando della ristrutturata U.S.S. Enterprise al neopromosso Ammiraglio James T. Kirk (William Shatner).
Ci sono due nuovi personaggi, il navigatore Tenente di Vascello Ilia del pianeta Delta (l'attrice indiana Persis Khambatta, scomparsa giovanissima qualche anno fa) completamente calva ed il Comandante in seconda Will Decker (Stephen Collins), e qui Spock (Leonard Nimoy) fa un teatrale ingresso in scena dopo una mezz'ora dall'inizio del film mentre nella seconda parte si scopre che V'ger, questo il nome dell'intruso "alieno", è in realtà la sonda statunitense Voyager 6, lanciata dalla NASA per esplorare lo spazio ed imparare tutto l'imparabile.
Attirata nel corso del suo viaggio dalla gravità di un pianeta governato da macchine, la Voyager 6 viene da loro inserita nel nucleo centrale di un gigantesco veicolo spaziale, generante la "nuvola", e rimandata sulla Terra per ricongiungersi al suo creatore e trasmettergli tutta la conoscenza accumulata.
Il finale è a sorpresa, nuovo "look" per costumi e scenografie rispetto alla serie televisiva, bella fotografia di Richard Kline e splendide musiche di Jerry Goldsmith, fresco vincitore dell'Oscar per Il Presagio di Richard Donner.
Per il lungometraggio del maestro Wise, un successo mondiale anche se la trama venne giudicata troppo cerebrale ed alcune interpretazioni un pò legnose, gli effetti speciali fotografici furono curati da John Dykstra e Douglas Trumbull, maghi dei trucchi di Guerre Stellari, 2001: Odissea nello Spazio ed Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo.
Viene costruito dalla Magicam l'unico modello in grande scala della U.S.S. Enterprise, uilizzato fino agli anni 90 per Star Trek VI. La Apogee di Dykstra produsse la sequenza della stazione per le comunicazioni Epsilon 9 e quella iniziale con la flotta degli incrociatori da battaglia di Klingon che attacca la nuvola di V'Ger.
Dykstra fu in grado di perfezionare le riprese con la cinepresa motion control DykstraFlex a controllo computerizzato del movimento, inaugurata con Guerre Stellari e Battlestar Galactica, riuscendo ad eseguire una rotazione di 180° sulla miniatura dell'astronave klingoniana fotografata di fronte al blue-screen e poi moltiplicata per tre vascelli.
Douglas Trumbull invece preferiva l'approccio dei modelli ripresi fu fondo nero e poi bianco creando in tal modo i mascherini per il successivo lavoro di compositing fotochimico con i cieli stellati, i pianeti e l'interno di V'Ger.
Essendo la computer grafica agli albori della sua esistenza, molti effetti luminosi quali scariche elettriche o di energia vennero eseguiti a mano, fotogramma dopo fotogramma, oppure servendosi di una bobina Tesla.
1979 - Star Trek: Il Film
1982 - Star Trek II: L'ira di Khan
1984 - Star Trek III: Alla ricerca di Spock
1987 - Rotta verso la Terra
1989 - Star Trek V: L'ultima frontiera
1991 - Rotta verso l'ignoto
1994 - Generazioni
1996 - Primo contatto
1998 - Star Trek: L'insurrezione
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