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"MI SEI ENTRATA NEL CUORE COME UN COLPO DI COLTELLO"
siamo andati a vederlo, in anteprima, per voi.
Resoconto del nostro inviato Valerio Salvi |
Riflessioni sull'intervista al Regista e ai Protagonisti
Subito dopo la proiezione, è iniziata la kermesse delle interviste, tra disguidi, ritardi e buffet (sembrava l'ultimo assalto ad Alamo con i panini racchiusi a difendere la brocca del cocktail dall'assalto).
La regista ha precisato che il film è stato ultimato due anni e mezzo or sono, ma soltanto adesso, dopo esser stato proiettato in numerosi festival, è approdato in sala. Sorge spontaneo un commento: è il caso di usare l'articolo determinativo singolare "la" sala, poiché l'Istituto Luce lo distribuirà in sei città e in una sola sala per ogni città. Non è quindi poi dato stupirsi se gli incassi saranno un pò "bassini" visto che per trovare un posto dove vederlo occorre una bacchetta da rabdomante.
Ovviamente tutto questo ha innescato un'accesa polemica sulla crisi del cinema italiano che può essere brevemente riassunta nei seguenti punti:
l'Articolo 8, che supporta con finanziamenti pubblici (non superiori a un miliardo e mezzo!) la produzione dei film, oltre ad avere un budget del tutto inadeguato, abbandona il film prodotto al suo destino senza offrirgli un adeguato veicolo pubblicitario;
lo stato non pratica alcun tipo di agevolazioni su biglietti relativi ad opere prime o film con budget molto bassi che non usufruiscono del supporto pubblicitario; le grandi produzioni preferiscono puntare su film di cassetta spinti dal personaggio del momento e magari privi di contenuto artistico; la televisione, che influenza in maniera determinante la visibilità di un prodotto, tende a non "ospitare" mai attori di film emergenti che non aumentano l'odience, ma piuttosto un volto noto che può assicurare ritmo e ascolti;
siamo comunque stati rassicurati circa il fatto che il film è stato venduto alla RAI per curare il passaggio televisivo, con relativi introiti, è assicurato. Va comunque ribadito che l'Istituto Luce è del tutto estraneo alle "sofferenze" patite dalla pellicola, in quanto ne ha rilevato i diritti solo nell'ultimo periodo, peraltro con il preciso intento di valorizzarla.
L'affiatamento tra gli attori ha sempre accompagnato la lavorazione del film. Anche Fréderic Deban è riuscito a ben amalgamarsi con il gruppo sia perché aveva gia lavorato con troupes spagnole e italiane, sia perché la de Laurentis che Valentina Carnelluti (Medusetta), parlano il francese correntemente. La scelta di un attore francese, da parte della regista, è stata motivata dalla ricerca di un volto nuovo particolarmente "charmant" e dalla voglia di dare un respiro decisamente più europeo all'opera.
Il film vorrebbe essere quasi una ricerca dell'uomo ideale, il famigerato "principe azzurro" immaginato quando si è bambini la cui esistenza viene poi messa in discussione per poi infine prendere coscienza della sua totale inesistenza [strano pensavo di essere io n.d.r]. Ma la protagonista in una sorta di favola, i cui toni diventano man mano sempre più surreali, non si arrende e non si accontenta.
Gaia de Laurentis, attualmente impegnata in una fiction, ha sottolineato che l'esperienza è stata molto positiva e gli ha permesso di vestire un ruolo brillante (è nata come attrice drammatica al "Piccolo" di Milano) in una commedia dal "sorriso intelligente". Il personaggio è molto simile alla Gaia reale anche se forse lei si sente decisamente più autoironica.
Gianni Ippoliti non ha fatto altro che il suo mestiere (il giornalista), ma vissuto dall'altro lato della barricata. Ovvero tra gli squali della notizia disposti a qualunque compromesso per il dio-audience. L'unica difficoltà risiedeva nell'evitare di caricare troppo un ruolo gia di per se piuttosto "forte" [personalmente ritengo ci sia riuscito benissimo]. In ogni caso Ippoliti ha precisato, se ce ne fosse stato bisogno, che mai e poi mai condurrebbe una trasmissione come quella del suo personaggio e che non crede alle "redenzioni", poiché chi è disposto a certi compromessi non torna mai sui suoi passi, probabilmente non pensa neanche a farlo.
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