Drunken Master/Zui Quan (il pugno ubriaco), è il film che nel 1978 lanciò in Asia la nuova stella delle arti marziali Cheng Long, alias Jackie Chan, totalizzando il più alto incasso del decennio ad Hong Kong per un film del genere e battendo in patria anche i film di Bruce Leee. La storia è presto detta: il giovane Huang Fei Hong, destinato a divenire un leggendario maestro, è un imbelle combina guai sempre a caccia di risse. Quando suo padre lo caccia via perché ne ha combinata una di troppo, il ragazzo trova un mentore in un ubriacone vagabondo, in realtà famoso maest dello stile ubriaco. Erudito attraverso massacranti training, il giovane infine salva suo padre dalle grinfie di un temibile killer incaricato di ucciderlo. Regia di servizio, comicità grossolana tipicamente cinese, stuolo di caratteristi veterani (il cattivo è Wang Jang Li, campione di tae kwon do) e soprattutto il dimenarsi frenetico di jackie Chan fanno del film una chicca del filone kung fu-comedy, in auge ad Hong Kong nella seconda metà dei 70. Il regista è Yuen Woo Ping, ex coreografo e stuntman oggi famoso per aver diretto le scene di lotta di Matrix e La tigre e il dragone. Il film è strettamente per appassionati e demitizza i luoghi comuni del genere: in pratica una lunga sequela di scene di lotta ingegnose, per patiti. Povero e rozzo, Drunken Master è tuttavia un titolo di cult del filone, da riscoprire. L'attore che interpreta l'anziano maestro ubriacone è Simon Yuen, caratterista scomparso nel 1980, padre del regista. Con questo film Jackie Chan, che fino a quel momento aveva girato più di dieci film di scarso successo che tentavano di emulare lo stile serioso di Bruce Lee, si impose trovando finalmente un proprio stile: la comicità buffonesca che parodia ma al contempo esalta il dinamicismo del kung-fu. In tal senso, Drunken Master è un capostipite nel suo genere.