Come uscire dal cinema avendo la netta sensazione di aver visto un'opera d'arte. Esemplare. Come si fa con una trama quasi inesistente e povera prendendo due veri artisti e grandi maestri come Caine e Law e mettendoli in un solo ambiente , la casa, spettacolare e inquietante, che diventa essa stessa la terza protagonista principale, mutevole come mutano i ruoli e le emozioni dei protagonisti, talvolta cupa e spoglia, a tratti brillante e piena di colore, di ombre e riflessi, ma sempre viva e presente, come si fa dicevo a compiere un simile miracolo. Raffinatissimo
e a tratti pure quasi fastidioso nelle sua perfezione, che stai lì sulla sedia e aspetti un'inesattezza o un errore o un calo di stile o tensione che non vedrai
mai.Grande Caine che attira il giovane nella sua trappola e lo costringe, sfoggiando la sua bella casa e la sua grande abilità, manovrandolo in locali sempre
più angusti, fino a metterlo alle corde in ascensore dove sferra il suo attacco finale.
Stupendo Law prima nell'interpretare l'innamorato sprovveduto, poi nella parte del sadico vendicatore e infine in quella strabiliante dell'omosessuale disposto a vendersi ad un vecchio ricco e perverso in un continuo alternarsi di ruoli e di potere. Inutile dire che colui che posside il telecomando la fà da padrone.
E l'immensa tristezza e solitudine che si legge negli occhi di Caine quando prega il ragazzo di non andare e di restare con lui, la vera disperazione che mostra alla fine e l'umiliazione in seguito alla quale decide di uccidere. Non per gelosia per una donna che è così poco importante da non essere neppure mostrata nel film, ma l'essere stato ferito nel profondo, dopo aver mostrato forse per la prima volta quella sua insospettabile solitudine e angosciante vuoto.
Per il resto, dialoghi ineccepibili, inquadrature sofisticate, talvolta come se fosse la casa stessa a controllare i due protagonisti...non mi resta che un dieci, anche se mi pare poco.
questo non è un film, ma una commedia teatrale in versione cinematografica: un insieme di dialoghi che hanno come interlocutori gli unici due attori del film e che si svolgono in un solo luogo ossia la villa di uno dei personaggi; sleuth a me non è piaciuto proprio perchè non mi ero informato circa la trama e quindi non mi aspettavo un film che contenesse un’ora e mezza di dialoghi, ma non per questo può essere definita una porcheria; il punto è questo: se vi piacciono opere teatrali andatelo a vedere altrimenti rimanete a casa poichè è inutile andare al cinema per dormire
Il mio voto e' sufficente solo grazie alla regia (dopo mille flop ne quasi azzecca uno) di branagh curata,delicata e molto azzeccata per questa tipologia di film,una specie di "piece teatrale",e per la sequenzialita' eccezionale bravura dei protagonisti.
esco pero' dal cinema deluso,entrando con grandi aspettative su un genere di film (intimo e statico) che mi appassiona molto,dove l'inizio e' promettentissimo con dialoghi avvincenti,coinvolgenti che poi pero' con il passare del tempo diventano deludenti...
un film che scade dopo la prima mezz'ora in una pastosita noiosa e con molti cliche',dove i presunti colpi di scena sono prevedibili a dismisura vari minuti prima che si verifichino e che rendono un possibile ottimo prodotto un prodotto quasi scadente...
l'ennesimo remake di un ottimo regista che si rivela scarso,nonostante i cambiamenti e l'innovamento tecnologico che lo rendono intrigante ma mai al punto giusto...
un'altra buona occasione sprecata!
Mi associo a quanto già emerso in altri commenti. Anche perchè c'è poco da aggiungere: il film è banale e scontato (si capisce benissimo quali sono i cosiddetti "intrighi") e riceve la sufficienza solo per la grande interpretazione di Micheal Caine e di un convincente Jude Law. Da guardare solo se non trovate di meglio..
Film consigliatissimo a chi piace il teatro e, soprattutto, i temi pinteriani (simili a quelli di Pirandello). Inoltre, ottima prova degli attori e della regia, i quali riescono a rendere avvincente una narrazione abbastanza semplice.