i taviani sono fermi agli anni 70, purtroppo il bellissimo libro nn viene minimamente valorizzato. nelle loro mani era meglio un film tv di 2 puntate. un'occasione sprecata....
Anche a me, come tutti gli altri che hanno visto il film, dal punto di vista cinematografico non mi ha fatto una grande impressione. Vorrei però dire che l'argomento è così devastante che a un primo impatto non si riesce a giudicare bene la bellezza del film. Non riesco a trovare le parole per descrivere i sentimenti che la storia descritta mi ha fatto provare... Non riesco però a giudicare l'interpretazione del film senza pensare all'argomento di cui parla, quindi non vedo un giudizio troppo negativo. La mia opinione è che di questi temi è meglio parlarne senza badare troppo alla forma, altrimenti cadranno in un buio angolo della storia.
Grande pregio del film: quello di far conoscere, a chi davvero mai ne ha sentito parlare, il genocidio degli Armeni.
Buoni i costumi, le ambientazioni e i canti.
Le prime scene del film lasciavano presagire un grande sviluppo (che e’ invece andato scemando)
Melange strano di attori, molti i volti nuovi.
(Scio’ e Batista potevano tranquillamente non comparire mentre Preziosi avrebbe potuto essere sostituito anche da un attore alle prime armi)
Dialoghi poveri spesso senza spessore.
Scene violente e crude, che arrivano a bruciapelo, rapidissime, assolutamente impreviste (lancio di teste, braccia amputate, castrazioni).
La scena che piu’ resta impressa come un marchio a fuoco: l’uccisione del neonato.
Tutto poteva essere meglio sviluppato. Peccato!
E’ un film che va comunque visto per quanto appunto detto in prima riga.
Il merito maggiore del film è di ricordare un genocidio ai più sconosciuto e addirittura mai ammesso dalla Turchia, con buona pace della volontà di entrare in Europa. Qualsiasi film che racconti le nefandezze del genere umano merita incontestabilmente 10.