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Shooting Silvio

Opinioni presenti: 17
Media Voto: Media Voto: 4.5 (4.5/10)

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Mi domando..

(7/10) Voto 7di 10

Ma siamo finiti su youtube?vengo in questo sito a cercare opinioni sui film, non insulti politici, dalle vostre parole non ho ancora capito che se ne pensa del film..premesso che la madre degli ignoranti è sempre incinta , avete visto sia viva zapatero (lacrime nelle ultime scene) che altri film "destrorsi", cioè conoscete ambedue le parti prima di sparar sentenze (a carattere personale, le verità sono già saltate fuori da tempo circa la scena politica italiana, basta cercare l'informazione libera, es. wide angle o programmi spagnoli e francesi, o semplicemente youtube..). detto questo il film non mi è piaciuto, ma un discreto inizio per un nuovo regista.prob troppi virtuosismi..a mente aperta, giudicate gli uomini, non le parti!



Diego, 24 anni, Milano.




Adesso basta!

(10/10) Voto 10di 10

I maledetti comunisti ne hanno fatta un'altra delle loro. Non gli basta avere il controllo della televisione, dei giornali, del cinema, della magistratura, della scuola e dell'università e attaccare tutti i giorni il premier cercando di screditare il suo operato, no, adesso sono andati oltre: girare un film (con i soldi delle ingiuste tasse messe dal governo Prodi, che noi onesti cittadini paghiamo) che propone l'eliminazione fisica di Berlusconi a fucilate!!! Ma che razza di menti malate bisogna avere!!! Certo c'è da aspettarsi questo ed altro dai comunisti, responsabili di tutta la violenza accaduta in questo paese: le due guerre mondiali, la guerra fredda (quando l'Unità parlava bene di Stalin mentre lui in Russia mangiava i bambini), le bombe dei terroristi nelle stazioni, i no global dei centri sociali che si fanno le canne e sfasciano i mecdonald, e il terremoto in Abruzzo. Facile certo girare questo film da intellettualoidi di sinistra, quando si hanno i soldi di mamma e papà e si va in vacanza sullo yacht, e questi film in Italia fanno successo perché tutti nel cinema sono comunisti. E il fatto che la Medusa Film sia di Berlusconi eppure tutti facciano film comunisti dimostra che in questo paese si tenta di instaurare un regime comunista come a Cuba, e Silvio sia l'unico che possa fermare i bolscevichi! Meno male che Silvio c'è!!! Peraltro questo film è una schifezza, è in bianco e nero! Ma che non ce l'aveva i soldi il regista? Poteva chiederli ai suoi genitori radical chic straricchi. E poi a un certo punto c'è una scena di sesso (belle cose insegnamo ai bambini!!!), e per giunta con una marocchina! E' qui che si mostrano le idee sull'immigrazione clandestina della sinistra, che vorrebbe trasformare l'Italia in un porcile dove gli extracomunitari fanno i comodi loro. E poi non si capisce niente, il protagonista (che ovviamente indossa una maglietta di Che Guevara e si fa le canne) parla continuamente, e ci sono un sacco di scopiazzate da vecchi film che nessuno ha mai visto, tipo Apocaliss Now e quelli di Charlot. Ma bravo il regista, come è intellettuale!!! A un certo punto del film il protagonista arriva pure a dire "dovremmo farlo sedurre da una molto più giovane di lui e poi mettere tutto in rete", il che dimostra che l'attuale "scandalo" di Noemi Letizia era una cospirazione che a sinistra si preparava da almeno due anni! Guardate il film se non mi credete! Anzi no che sto dicendo, non guardatelo, è una porcata comunista intrisa di odio, esattamente quello che ci si può aspettare da gente che nel ventunesimo secolo ancora esalta sanguinari dittatori come Mao, Stalin, i fratelli Marx, Polpot, Palmiro Togliatti e Che Guevara!!! Il regista dovrebbe essere arrestato e processato! Gli tolgo 10 stelline, e peccato che non posso cliccare su un pulsante con l'11!!! Comunisti assassini!!!



Fun di Silvio, 30 anni, Roma (RM).




Shooting Kurtz

(1/10) Voto 1di 10

Se proprio i registi di sinistra vogliono fare un film contro Berlusconi, perché non si impegnano? Paolo Sorrentino con "Il Divo" ha fatto un bel film apprezzabile da chiunque al di là delle idee politiche e personali che lo spettatore può avere su Andreotti. Perché non riescono a fare la stessa cosa con Berlusconi? "Il Caimano" di Moretti era una truffa, il Cavaliere era solo un pretesto per attirare la gente nelle sale e far parlare del film, questo "Shooting Silvio" è una boiata scritta con i piedi. Gli attori sono un branco di cani compreso un ridicolo Alessandro Haber con una ridicola parrucca nel ruolo di un ridicolo immigrato con un ridicolo accento. Il protagonista ha l'espressività ed il talento di una tazzina da caffé. Si sprecano i riferimenti a titoli cult come "Apocalypse Now", "Il Grande Dittatore" e "I Simpson" (l'unica cosa apprezzabile). Il finale del film è l'apoteosi del trash, con un monologo recitato pessimamente dal peggior imitatore di Berlusconi che si sia mai sentito (e Berlusconi lo sanno fare quasi tutti). Veramente un brutto brutto film, indipendentemente da cosa si pensa del premier.



Fabio Barcaroli, 26 anni, San Vittore Olona (MI).




somethink about us

(9/10) Voto 9di 10

Nell’orizzonte in cui certezze e valori crollano, l’ordine apparente si scopre essere l’insieme di tanti piccoli frammenti che aprono lo spazio al caos. un caos esistenziale in cui kurtz, come il colonnello di “apocalypse now” disertore nella giungla (in questo caso non spazio geografico, ma politico-sociale e psicologico), propone ai suoi amici di scrivere un libro collettivo su berlusconi, ma per tutti è un’idea intollerabile. tormentato e incompreso, solo e vulnerabile kurtz cerca di affermarsi attraverso l’azione, da lui stesso subita, prima e oltre il suo controllo, per ri-solvere la propria krisis, consapevole di non poter ricostituire un nuovo ordine senza che prima venga annichilita, eliminata fisicamente la causa che ha portato ad una totale decadenza. la tras-formazione del personaggio dà inizio ad una tensione che lo porta a prendere coscienza di quanto il male sia terrificamene “normale” e la sua azione irreparabile. il film mette insieme con sapienza l’omicidio del thriller politico, la costruzione temporale e psicologica del luogo della “colpa” del noir, documenti di repertorio e di “reportage animato”. giovanni- kurtz- l’italia, maschere che si fanno finemente ironiche nel tragico ritmo dell’esistenza, come se fossero specchio infedele del proprio destino. maschere che si riflettono e si riconoscono simmetriche e speculari alla propria finzione, alla propria finitezza. la ricerca di un senso, l’importanza di sentirsi vivi di quel vivere che consente l’interrogazione intorno ai suoi enigmi. la lenta, progressiva, silenziosa catastrofe morale e politica. la catastrofe dell’io (e di ogni sua esistenza oggettuale). la catastrofe che solo il cinema può rendere viva alla memoria. perpetuando, forse, un semplice, flebile, eppur irrinunciabile, miraggio, senza il quale ci sentiremmo come persi al buio (con la pauradelbuio). siamo occhi di un mondo che ci appartiene e intimamente ci ri-guarda. occhi che devono conservare la visione di un dolore presente, di un corpo irrimediabilmente compromesso. un film coraggioso che non censura la minaccia, ma l’affronta, che osa dove nessuno ha mai osato, trascinando impietosamente la realtà davanti i nostri occhi giudicanti a sancire il suo stesso (finale) destino. il film ci risucchia in un vortice che com- muove. [-]



Chiara, 21 anni, Napoli.




Desolante pagliacciata istigante all'odio.

(1/10) Voto 1di 10

Francamente dopo avere visto una schifezza simile è difficile non chiedersi come è possibile che in un paese (civile?) il primo pagliaccio esaltato riesca a trovare i soldi pubblici per produrre porcate intrise di odio politico come poche altre. Un film dove si esalta l'idea di accoppare una persona solo perchè è di un altro partito è già di per se una cosa che mi sgomenta ma la cosa a mio avviso più scandalosa e che nessuna conseguenza penale tocchi simili "cattivi maestri". E' gente come il signor Berardo Carboni che ha dato il via agli anni di piombo legittimando l'eliminazione fisica dell'avversario politico; gente simile dovrebbe trovarsi dietro le sbarre e invece si permette loro persino di fare film, roba da matti!



Alessandra, 36 anni, Savignano (FO).





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