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Shooting Silvio

Opinioni presenti: 17
Media Voto: Media Voto: 4.5 (4.5/10)

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Poveri comunisti

(1/10) Voto 1di 10

...come siete combinati! Se fosse vivo uno come Berlinguer prenderebbe letteralmente a calci nel sedere l'incapace "regista" di questa boiata finanziata (come sempre) dai soldi pubblici. Qui qualcuno scrive "largo ai giovani" come se essere giovani porti anche la matematica certezza di avere del talento! Berardo Carboni non è null'altro più del solito mediocre guitto cresciuto nei coccolati ambienti dell'ultrasinistra a cui in questo Paese tutto è dovuto. Se in questo "film" non fosse stato presente il nome dell'ex presidente del consiglio non ne avremmo mai sentito parlare ma Carboni è sì un mediocre senza nessun talento ma è furbo poichè sa benissimo che in Italia per essere considerati dei geni dell'arte basta insultare in qualsiasi modo il Berlusca e così si è inventato questa ciofeca che definire film è profondamente offensivo verso le opere dei veri cineasti. L'"opera" (sic!) è solo una specie di risibile scopiazzatura di altri film, senza nessun senso però; qualcuno infatti mi dovrebbe spiegare (la storia fa acqua da tutte le parti)perchè un giovane ricchissimo ce la dovrebbe avere a morte con un altro ricco! Trovo poi assolutamente criminale il film in se poichè non è null'altro che un istigazione all'odio per chi ha idee politiche differenti e trovo giustissime le opinioni di chi scive qui che se un film del genere lo avesse fatto un regista di destra (ma dove sono?) contro qualche alto esponente della sinistra si sarebbe ritrovato in tribunale e magari pure in galera. Che schifo.



Carlo, 39 anni, Bergamo (BG).




Largo ai giovani

(10/10) Voto 10di 10

Un'eccellentissima opera prima a tutti i livelli. Buona la storia, mai scontata, volgare, o retorica, ma soprattutto il modo in cui è raccontata. Ottima addirittura la padronanza dei mezzi tecnici cinematografici e ciò da maggior soddisfazione se si considera che si tratta di un'opera prima. Soprattutto lo stile, l'impronta personale è infatti più che lodevole, non è il solito lavoro in cui gli attori si limitano a recitare e qualcuno in un modo o nell'altro li riprende come meglio viene.



Massimo, 49 anni, Foligno (PG).




Penoso.

(1/10) Voto 1di 10

Povero cinema italiano, come ti sei ridotto! sono decenni che i film italiani sono visti dai soliti quattro gatti e dopo aver propinato agli italiani questa ennesima boiata nessuno si chieda mai piu' del perchè la gente si va a vedere i film americani, inglesi, francesi etc etc. il cinema italiano è da oltre 30 anni saldamente in mano alla sinistra che ne ha occupato, come un veleno mortale, tutti i centri vitali; al contrario di tutti i paesi civili, in italia si elargiscono, praticamente a fondo perduto, milioni di euro dei contribuenti per produrre polpettoni inguardabili, ripieni di politica (rossa naturalmente) e di noia mortale che ovviamente nessuno si sogna di andare a vedere al cinema. fin qui nulla di nuovo, sono anni che il cinema italiano sa solo sfornare noiosissime commedie di serie b col "pensiero debole" ma con il film di carboni si è oltrepassato ogni limite: qui non ci si limita al solito nauseante, trito e ritrito sberleffo contro il cavaliere che ormai non è più al governo da un bel pò, qui ci si esalta l'idea di ammazzarlo perchè, come tutti sanno, è lui la causa di tutti i mali del paese. infatti tutti sanno che prima della sua discesa in politica l'italia funzionava meglio della svizzera e la ricchezza del paese era enormemente superiore a quella degli stati uniti. carboni, cambi fornitore perchè le troppe canne le hanno mandato in pappa il già ottenebrato cervello comunista!



Gianfranco, 34 anni, Roma (RM).




Shooting Silvio vs Punto Rosso

(7/10) Voto 7di 10

Volete un film nuovo e veritiero senza dover stare a pensare ma questo film è di destra o è di sinistra? Bene l'ha fatto Marco Carlucci il film in questione si chiama IL Punto Rosso ed è nelle sale... Un film assolutamente lontano da un unica fazione politica che porta dentro di se un messaggio "veritiero" quello che la politica ormai è tutta concentrata in un unico calderone e continua sempre di più a buttare giù il nostro paese... C'è voglia di cambiamento come questo film denuncia spesso nelle sue battute!!! E bene cominciamo ad andare al cinema a vedere film che non sono corrotti dai politici e che ci lasciano dentro qualcosa, un messaggio di libertà e di cambiamento per far rifiorire onestamente il nostro paese... Bravo Marco Carlucci e bravi gli attori...



Isabella, 44 anni, Sacco (PD).




Da non credere.

(1/10) Voto 1di 10

"non potevo sopportare berlusconi capo del governo, è una cosa innaturale e si doveva assolutamente fare qualcosa; così assieme ad alcuni amici del cinema ci venne l'idea di fare un film su quella pericolosa anomalia che si chiama berlusconi" queste sono le parole durante un'intervista, di berardo carboni il regista di questo film. benissimo, appare subito chiaro che il signor carboni e con lui, tutto il popolo di estrema sinistra, non accetta il responso delle urne e irride chi non la pensa come lui politicamente. per lui berlusconi è "un'anomalia", una "cosa innaturale" nemmeno una persona, è un microbo, un cancro pericoloso e perciò lo si deve abbattere sparandogli in testa appena possibile. sono queste le ributtanti idee che da sempre circolano nei minuscoli cervelli comunisti: l'avversario politico non lo si combatte in parlamento o alle urne ma lo si deve eliminare fisicamente. questo film è l'ennesima riprova (se mai ce ne fosse bisogno) che in italia la violenza proviene sempre ed esclusivamente da sinistra poichè a destra nessuno si sognerebbe mai di realizzare un film simile dove si inneggia all'odio e al dileggio dell'avversario politico. comunisti sono gli assassini delle brigate rosse che ancora ammazzano, comunisti sono i teppisti che sfasciano i beni altrui, comunisti sono coloro che urlano "10, 100, 1000 nassirya", comunisti sono quelli che fanno il tifo per bin laden, comunisti sono(erano tutti dirigenti della cgl!!)quelli che pochi mesi fa con kalashikov alla mano si preparavano ad assaltare la sede del quotidiano libero. e dove sono invece i violenti e i terroristi a destra?? nessuno. e per berardo carboni la minaccia al paese sarebbe berlusconi!!!!!! ha! ha! ha! film di serie z e regista da camicia di forza. ci sarebbe da rotolarsi per terra dalle risate se non fosse per il fatto che un film come questo è stato come al solito finanziato e realizzato coi soldi pubblici, elargiti a piene mani a qualunque "artista" emergente: ovviamente a patto che l'"artista" sia comunista. (cosa facilissima: lo sono tutti!)



Roberto, 37 anni, Rocca D'evandro (CE) (CE).





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