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Shooting Silvio

Opinioni presenti: 17
Media Voto: Media Voto: 4.5 (4.5/10)

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Spazzatura intrisa nell'odio più bambinesco.

(1/10) Voto 1di 10

Difficile davvero cogliere altro dell'"opera" del "regista" Carboni. Nel film si assiste solo a ridicoli scimmiottamenti di registi di ben altro talento come Quentin Tarantino o Coppola ma tutto finisce lì. L'odio del fanatico comunista Berardo Carboni verso Berlusconi deve avergli fatto sicuramente perdere il lume della ragione ma in fondo questi sono affari suoi; quello che invece è preoccupante è che personaggi grotteschi, fomentatori di odio come il "regista" di questa spazzatura trovino tranquillamente i soldi per produrre aberranti pellicole intrise nell'odio più feroce contro chi non la pensa come loro e questo la dice lunga da che parte politica stia il cinema in Italia. Ma qui si va ben oltre, non ci si limita all'odio: in questo film Berlusconi viene dipinto come un mostro, responsabile di tutti i mali dell'Italia (!) e come tale da uccidere senza pietà. Guarda caso è la stessa ideologia aberrante che ha generato il terrorismo che ancora ammazza in Italia. Carboni dovrebbe essere portato di fronte ad un tribunale per istigazione all'odio e all'omicidio poichè nel grottesco e preistorico mondo dell'ultrasinistra, personaggi dalla testa calda e dal cervello sfatto dalle troppe canne non mancano davvero e sentendosi persino legittimati dal cinema ad eliminare il Cavaliere non è escluso che decidano di passare a vie di fatto. Film vergognoso e diseducativo, voto: inesistente purtroppo.



Alice, 24 anni, Arezzo (AR).




Poveri comunisti

(1/10) Voto 1di 10

...come siete combinati! Se fosse vivo uno come Berlinguer prenderebbe letteralmente a calci nel sedere l'incapace "regista" di questa boiata finanziata (come sempre) dai soldi pubblici. Qui qualcuno scrive "largo ai giovani" come se essere giovani porti anche la matematica certezza di avere del talento! Berardo Carboni non è null'altro più del solito mediocre guitto cresciuto nei coccolati ambienti dell'ultrasinistra a cui in questo Paese tutto è dovuto. Se in questo "film" non fosse stato presente il nome dell'ex presidente del consiglio non ne avremmo mai sentito parlare ma Carboni è sì un mediocre senza nessun talento ma è furbo poichè sa benissimo che in Italia per essere considerati dei geni dell'arte basta insultare in qualsiasi modo il Berlusca e così si è inventato questa ciofeca che definire film è profondamente offensivo verso le opere dei veri cineasti. L'"opera" (sic!) è solo una specie di risibile scopiazzatura di altri film, senza nessun senso però; qualcuno infatti mi dovrebbe spiegare (la storia fa acqua da tutte le parti)perchè un giovane ricchissimo ce la dovrebbe avere a morte con un altro ricco! Trovo poi assolutamente criminale il film in se poichè non è null'altro che un istigazione all'odio per chi ha idee politiche differenti e trovo giustissime le opinioni di chi scive qui che se un film del genere lo avesse fatto un regista di destra (ma dove sono?) contro qualche alto esponente della sinistra si sarebbe ritrovato in tribunale e magari pure in galera. Che schifo.



Carlo, 39 anni, Bergamo (BG).




Regia fresca

(7/10) Voto 7di 10

Finalmente un film che non fa il verso a nessuno. Carboni riesce a costruire un mondo cupo ma a tratti divertente con una regia davvero sapiente. Notevole l'interpretazione di Haber nella parte di un maggiordomo colto e bizzarro. Musiche raffinate e un bell'uso del contrasto. Voto: Interessante 7



Pino, 27 anni, Bologna (BO).




Da malati di mente

(1/10) Voto 1di 10

Solo a chi ha evidenti turbe mentali poteva venire in mente di realizzare una scemenza come questa. Il "regista" (!) è riuscito a fare solo una ridicola e livorosa spazzatura inguardabile intrisa nell'odio più profondo verso Berlusconi. E' gente come questa che ha dato origine alle Brigate Rosse e ad altri assassini di persone inermi; i cattivi maestri hanno solo generato mostri e per di più ridicoli perchè qualcuno dovrebbe avvertire questi malati di mente con licenza di produrre film che Berlusconi non è più al governo da un bel pò! Voto: sottozero (purtroppo non c'è)



Gianni, 38 anni, Brindisi (BR).




Largo ai giovani

(10/10) Voto 10di 10

Un'eccellentissima opera prima a tutti i livelli. Buona la storia, mai scontata, volgare, o retorica, ma soprattutto il modo in cui è raccontata. Ottima addirittura la padronanza dei mezzi tecnici cinematografici e ciò da maggior soddisfazione se si considera che si tratta di un'opera prima. Soprattutto lo stile, l'impronta personale è infatti più che lodevole, non è il solito lavoro in cui gli attori si limitano a recitare e qualcuno in un modo o nell'altro li riprende come meglio viene.



Massimo, 49 anni, Foligno (PG).





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