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Il nemico alle porte
La battaglia di Stalingrado, combattuta tra il settembre '42 e il febbraio del '43, è stata indubbiamente uno dei momenti più importanti e decisivi della Seconda guerra mondiale. La Russia, allora alleata degli Stati Uniti ebbe il compito di tener testa all'avanzata tedesca, e Stalingrado simbolo importante sia per la propaganda hitleriana sia per l'Armata Rossa, divenne il luogo che segnò la svolta nel conflitto: dopo mesi di sanguinosi combattimenti l'equipaggiatissimo esercito tedesco venne sconfitto dalle truppe russe formate quasi esclusivamente da povera gente in grado di tenere a malapena in mano un fucile.
Jean Jacques Annaud, regista de "Il nome della rosa", "L'Orso" e "Sette anni in Tibet", per non citare che i più conosciuti, affronta la Grande Storia in maniera piuttosto inconsueta: tra grandi movimenti di massa, splendide ricostruzioni di efferati e cruenti combattimenti, costruisce le storie parallele di quattro personaggi realmente esistiti, concentrandosi sul loro intimo e mostrandoci la loro anima più profonda e sensibile.
Racconta la storia di un eroe nazionale, Vassili (Jude Law), uomo modesto, estremamente bravo come tiratore, e dell'amico Danilov (Joseph Fiennes) funzionario politico sovietico, che lo trasformerà, attraverso una eccezionale campagna propagandistica, in motivo di orgoglio per le truppe dell'armata rossa, rianimando la determinazione di queste a combattere e vincere.
Ma l'amicizia dei due giovani subirà anch'essa una sconfitta. Entrambi innamorati di Tanja (Raquel Weisz), indomita e coraggiosa soldatessa che combatte al loro fianco, saranno divisi dall'invidia di Danilov per Vassili, l'eroe bello e fiero che lui stesso ha creato. La battaglia di Stalingrado troverà infine la sua essenza nella lotta accanita di Vassili contro il maggiore Konig (Ed Harris), tiratore scelto inviato dai tedeschi per ucciderlo. La grande battaglia si trasformerà nella guerra solitaria e personale dei due uomini, mostrando la pazienza e le capacità di ciascuno fino ad un finale non meno tragico della grande battaglia che continua a distruggere la città e uccidere centinaia di migliaia di soldati.
Un film epico che mescola il western, - Annaud ammette l'omaggio all'amatissimo Sergio Leone -, alla storia d'amore trovando spunto in una delle più note e meno citate battaglie della Storia. Un film in cui gli uomini coraggiosi non si chiamano Jack, o John, ma restano uomini comuni, eroi veri, sconvolti da una guerra che li ha sopraffatti, contro la quale combattono per conservare intatta non solamente la propria vita, ma pur tremanti di paura, tentano di sopravvivere con dignità e coraggio.
Valeria Chiari
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Trailer, Scheda, DVD, Recensione, Opinioni, Speciale (Intervista a Jean-Jacques Annaud)
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