In blu-ray Rabbia furiosa - Er canaro di Sergio StivalettiHome Movies lancia in alta definizione Rabbia furiosa - Er canaro di Francesco Lomuscio15 gennaio 202009:16
Distribuito nelle sale cinematografiche nel Giugno 2018, se ne è parlato tanto perché, come il “Dogman” diretto da Matteo Garrone e arrivato quasi contemporaneamente sui grandi schermi, s’ispira all’episodio di cronaca del cosiddetto “canaro della Magliana”.
Terzo lungometraggio diretto dallo specialista in effetti speciali Sergio Stivaletti, “Rabbia furiosa – Er canaro” approda in blu-ray sotto il marchio Home Movies, consentendo di visionare in alta definizione la vicenda del Fabio magnificamente incarnato da Riccardo De Filippis, gestore di toletta per cani reduce da otto mesi di carcere scontati al posto del suo amico ex pugile Claudio alias Virgilio Olivari, delinquente di piccolo calibro che ambisce a diventare il boss del quartiere periferico romano del Mandrione.
Trailer italiano per Rabbia furiosa - Er Canaro (2018), un film di Sergio Stivaletti con Riccardo De Filippis, Romina Mondello, Virgilio Olivari. Fabio, piccolo delinquente di quartiere, è costretto a subire per anni angherie e soprusi da parte [..] A differenza della fatica garroniana, mirata in maniera evidente ad enfatizzare una vicenda di emarginazione e solitudine in ambito malavitoso, infatti, le quasi due ore di film prendono avvio direttamente dal momento dell’uscita dalla prigione, favorendo la progressiva costruzione dell’ambiguo e quasi malato rapporto di amicizia che unisce i due; con il bipolare Claudio pronto ad esercitare occasionalmente la propria cattiveria su Fabio, il quale sopporta senza reagire, finché la pazienza regge. Perché, accostabile in maniera inevitabile a quella alla base del super classico “Cane di paglia” di Sam Peckinpah, la storia, come è risaputo, riguarda una feroce vendetta che il citato autore del recente “Pinocchio” ha deciso di inscenare senza ricorrere ad eccessi grafici di violenza. A differenza di Stivaletti, che, coadiuvato dai co-sceneggiatori Antonio Tentori e Antonio Lusci, una volta privilegiata la lunga e lenta descrizione del molto poco raccomandabile ambiente delinquenziale romano tirando in ballo anche Giovanni Lombardo Radice nei panni di un Signore della droga che muove i fili dello spaccio, non lascia affatto a desiderare per quanto riguarda dettagli splatter. Del resto, mentre Romina Mondello fa da moglie al protagonista e il veterano Gianni Franco presta il volto a un commissario di polizia, dopo tanta attesa abbiamo una truculentissima e visivamente accattivante fase conclusiva destinata a mettere a dura prova anche gli stomaci meno deboli (è sufficiente pensare che il mozzamento di una lingua è il momento più “leggero”, per intenderci). Un aspetto da torture porn che, sicuramente, basta da solo a consentire a “Rabbia furiosa – Er canaro” di essere collocato nella schiera dei cult della exploitation tricolore in fotogrammi a causa, soprattutto, del coraggio sfoderato nel mostrare nefandezze che soltanto la nostra celluloide bis che fu e determinati maestri del gore tedesco e orientale hanno osato; ma senza farci sorvolare su altri pregi che che contribuiscono a renderlo un (quasi) nostalgico esempio di produzione a basso costo tricolore. Citiamo le soleggiate strade della capitale italiana che tanto richiamano alla memoria i poliziotteschi nostrani degli anni Settanta e la magnifica colonna sonora di taglio bacaloviano a firma di Maurizio Abeni, capace di rievocare sia la vecchia romanità di borgata che determinate atmosfere western. Con trailer, breve backstage e quattro minuti di sguardo ai VFX nella sezione riservata ai contenuti extra.
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