Arte in alta definizione con Michelangelo e Van Gogh

Un doppio appuntamento in home video con il mondo dell’arte che si fonde alla magia del cinema grazie a Lucky Red, che propone in blu-ray la docufiction “Michelangelo – Infinito” di Emanuele Imbucci e il biopic “Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità” di Julian Schnabel.
Viaggio mediatico nelle opere e nei ricordi del grande scultore e pittore Michelangelo Buonarroti, “Michelangelo – Infinito” è un immenso racconto fatto di parole e immagini che portano lo spettatore nel mezzo della magnificenza delle creazioni di questo genio, riportato per l’occasione in questa produzione Sky e Magnitudo Film, in collaborazione con i Musei Vaticani e Vatican Media.

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A concedergli anima e corpo è l’attore Enrico Lo Verso, che si fa narratore in prima persona di tutte le vicissitudini che hanno portato Buonarroti ad essere l’artista immortale che tutti abbiamo imparato ad amare.
Affiancato dall’altra voce narrante attribuita all’autorevole biografo ufficiale Giorgio Vasari, che rivive con il volto di Ivano Marescotti, “Michelangelo – Infinito” è un viaggio mediatico tra realtà e finzione, tra racconti e retroscena, messi in mezzo alle opere d’arte realizzate da questa mente senza tempo, capace di creare da un semplice blocco di marmo qualcosa che fosse in grado di andare oltre la bellezza secolare. Come avvenne per il suo David, ma anche guidato da un’innata ispirazione quando si è trattato di mettere mano agli affreschi della Cappella Sistina, oggi ancora meta di milioni di turisti che ne rimangono ammaliati.
E, coadiuvato dal supporto di effetti visivi (candidati ai David di Donatello) realizzati da Giuseppe Squillaci, è in tutto questo che Imbucci fa scivolare la propria camera digitale (in 4K HDR), scorgendo dettagli e sfumature che mai avevamo carpito ad occhio nudo nelle opere michelangelesche.
Racchiusa in custodia amaray inserita in slip case cartonato e arricchita di booklet, l’edizione home video offre sia il disco 4K Ultra HD del film che il blu-ray; quest’ultimo corredato di sezione extra costituita da un corposo dietro le quinte (cinquantaquattro minuti di durata), un’intervista ad Enrico Lo Verso (dieci minuti) e un trailer.
Con un immenso Willem Dafoe – giustamente premiato a Venezia con una Coppa Volpi e candidato all’Oscar – nei panni del folle protagonista, invece, “Van Gogh – Sulla soglia dell’eternità” si prende la responsabilità di raccontare gli ultimi anni di esistenza del noto pittore.
Anni vissuti tra dilemmi privati e professionali, sempre in cerca di una conferma ben chiara riguardo alle proprie opere, nel periodo del loro concepimento mai abbastanza amate e apprezzate, tutte probabilmente patrimonio di un’epoca a venire.
Perché, che si tratti dell’amato fratello Theo (Rupert Friend) o dell’irruento collega Gaugin (Oscar Isaac), nessuna delle persone frequentate da Van Gogh riesce a dare un vero peso a ciò che lui realizza, facendolo cadere in interrogativi tempestati di personaggi dalla fugace apparizione, dal dottor Paul Gauchet (Mathieu Amalric) a Madame Ginoux (Emmanuelle Seigner), fino ad un severo sacerdote (Mads Mikkelsen).
Al servizio di un’operazione che colpisce per la maniera in cui sviluppa un argomento sentito come il valore di un autore a tutto tondo, entrando quindi nella offuscata mente del suo personaggio simbolo e analizzandone la follia interiore che lo ha portato al peggio (si è mozzato da solo un orecchio; la morte causata da un colpo di pistola all’addome, presumibilmente sparato da due ragazzi).
A Schnabel sta a cuore descrivere l’ambiente che circonda la vita e, soprattutto, l’arte di Vincent, utilizzando Dafoe come testimone che attraversa luoghi e momenti particolari del grande pittore e regalandogli il degno elogio che merita.
Il trailer un dietro le quinte (due minuti) e interviste a Willem Dafoe (quattro minuti), Oscar Isaac (quattro minuti), Jean-Claude Carrière (quattro minuti) e al direttore della fotografia Benoit Delhomme (quattro minuti) arricchiscono il disco in alta definizione.