La profezia dell'armadillo: l'universo di Zerocalcare approda in blu-rayIn alta definizione La profezia dell'armadillo di Mirko Lomuscio04 gennaio 2019
All'anagrafe il suo nome è Michele Rech, ma tutti lo conosciamo come Zerocalcare, noto vignettista delle nostre generazioni, satirico e famoso per il proprio umorismo dissacrante, capace di far ridere (a denti stretti) su determinati argomenti scottanti, come il lutto o le piaghe sociali odierne.
Trailer italiano per La profezia dell'armadillo (2018), un film di Emanuele Scaringi con Simone Liberati, Valerio Aprea, Pietro Castellitto. Zero ha ventisette anni, vive nel quartiere periferico di Rebibbia, più precisamente nella Tiburtina [..] Tra una striscia e l'altra il disegnatore ha avuto modo nel 2011 di portare a compimento anche un'opera divenuta best seller: "La profezia dell'armadillo", suo primo albo a fumetti e spaccato generazionale dai toni autobiografici, pregno di humour al vetriolo. È sotto la produzione di Domenico Procacci che prende vita la versione filmica dell'albo, alla cui sceneggiatura collabora Zerocalcare stesso (firmandosi col suo vero nome) al fianco di Oscar Glioti, dell'attore Valerio Mastandrea e dell'ignoto recensore dalla parlata capitolina Johnny Palomba. La storia è quella del giovane disegnatore Zero (Simone Liberati), che vive nel quartiere di Rebibbia con un lavoro da finire e tanta immaginazione a fargli compagnia. Insieme a quest'ultima vi è anche un armadillo (Valerio Aprea), un amico immaginario che Zero utilizza per poter affrontare con la degna rabbia la sua complicata esistenza, tempestata di lavori insoddisfacenti e di amici allo sbando come il bizzarro Secco (Pietro Castellitto). Senza contare la presenza di una madre complicata (Laura Morante), eccessivamente amorevole con il proprio indipendente figlio. Ma la notizia di una tragedia improvvisa mette Zero di fronte ad un quesito esistenziale che lo pone verso l'obiettivo di dover tirare le somme con la sua caotica e, a tratti, inutile vita. In passato anche in Italia vi è stato un sottobosco da cinecomic che, pur non essendo costituito da film di supereroi, ha sfornato racconti per immagini di giovani generazioni e delle loro problematiche (uno su tutti, il piccolo cult "Paz!" di Renato De Maria, tratto dalle note strisce realizzate dal compianto artista Andrea Pazienza). E della stessa linea fa parte "La profezia dell'armadillo", opera d'esordio di Emanuele Scaringi (sceneggiatore di "Senza nessuna pietà" e "Diaz - Non pulire questo sangue"), il quale cerca di lasciare un segno affidandosi totalmente al materiale dissacrante di Zerocalcare. Un lungometraggio dall'aurea surreale, soprattutto grazie agli scambi tra il protagonista Liberati e l'armadillo Aprea (rappresentato con un simpatico e ingombrante costume), con l'incentivo di un intervento da parte di numerosi comprimari, da una materna Morante ad un esilarante Castellitto. Quest'ultimo, il migliore del gruppo, cui si aggiungono fugaci guest come Kasia Smutniak, Claudia Pandolfi, Diana Del Bufalo, Teco Celio, Gianluca Gobbi e gli sportivi Vincent Candela e Adriano Panatta. Tutti volti noti che, sicuramente, avranno sgomitato per poter partecipare a questa produzione trasudante tematiche forti, ricca di divertenti dialoghi citazionisti e memore dei teen movie italiani risalenti agli anni Novanta. In collaborazione con Fandango, è CG Entertainment (www.cgentertainment.it) a lanciare "La profezia dell'armadillo" su supporto blu-ray, con quattro clip di errori, sette minuti di backstage, sei provini, due video musicali, sei scene tagliate, trailer, trailer Quotes e la clip "Dai comics all'animazione" (un passaggio dall'aspetto fumettistico a quello animato del best seller) nella sezione extra.
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