Caffè e Non c'è più religione in home video per 01Caffé di Cristiano Bortone, Non c'è più religione di Luca Miniero e interessanti extra di Francesco Lomuscio19 aprile 201712:15
Rispettivamente con i connotati di Fangsheng Lu, Dario Aita e Hichem Yacoubi, Fei si trova in Cina, Renzo in Italia e Hamed in Belgio.
Il primo è un manager di successo prossimo al matrimonio con la figlia del suo capo, magnate dell'industria chimica, il secondo è un giovane sommelier del caffè lavorante sottopagato in un bar di paese e fidanzato con Gaia alias Miriam Dalmazio, il terzo, fuggito dall'Iraq, è proprietario di un piccolo banco dei pegni. Sono i tre protagonisti di "Caffè", diretto dal Cristiano Bortone autore di "Rosso come il cielo" e "10 regole per fare innamorare" e che approda in dvd sotto il marchio 01, corredato di trailer, galleria fotografica e un backstage di sedici minuti nella sezione riservata ai contenuti speciali. Tre protagonisti impegnati a combattere le proprie battaglie personali e i cui destini sembrano essere legati tra loro attraverso l'elemento della già citata bevanda del titolo, amara ma anche aspra per darci la forza di lottare, ogni giorno, in un mondo in cui nessuno di noi ha idea di dove stiamo andando, sommersi dalle incertezze di questi tempi di grande trasformazione. Ed è una indispensabile spruzzata di poesia a rappresentare il maggiore punto di forza dell'operazione, volta a riconfermare le tutt'altro che disprezzabili doti bortoniane di narrazione da schermo; man mano che viene ribadito che bisogna prestare attenzione a far sì che non si spezzi il filo che sembra tenere tutto legato nella tanto fragile quanto preziosa esistenza quotidiana e che, nell'alternare le diverse vicende, si ricorre ad un intreccio non distante da quelli che hanno caratterizzato determinati lavori di Alejandro G. Iñárritu.
Trailer italiano per Caffè (2016), un film di Cristiano Bortone con Dario Aita, Miriam Dalmazio, Ennio Fantastichini. In Belgio, Hamed, fuggito dall'Iraq alla ricerca di una vita migliore, è il proprietario di un [..] Tra un sempre più precario Renzo che si lascia coinvolgere in un'azione criminale, un Fei cui viene chiesto di occuparsi di un grave incidente negli impianti dello Yunnan (patria, appunto, della produzione del caffè), e, infine, un Hamed intento a farsi giustizia da solo dopo che, in un assalto al suo negozio durante una violenta manifestazione di protesta, gli viene rubata una antica caffettiera d'argento per lui molto importante. Ma "Caffè" non è l'unica novità sfornata dall'home video 01, che, per tutti coloro che intendono trascorrere una serata casalinga all'insegna della risata leggera e lontano dal dramma, rende disponibile su supporto blu-ray anche "Non c'è più religione", visto nelle sale cinematografiche a Dicembre 2016 e che vede dietro la macchina da presa il napoletano Luca Miniero. Un Luca Miniero che - come dimostrato fin dai tempi di "Benvenuti al sud" e "Benvenuti al nord" - torna ad occuparsi attraverso la commedia di contrasti e pregiudizi che, però, non poggiano stavolta sul confronto tra settentrione e meridione. Infatti, la storia raccontata si svolge in una piccola isola del Mediterraneo dove, come ogni anno, per celebrare il Natale si realizzerebbe tranquillamente il presepe vivente; se non fosse per il fatto che il Gesù Bambino titolare è cresciuto e, oltre a sfoggiare baffi e brufoli, nella culla non è più in grado di entrare. Situazione che, complici sia il fatto che a Porto Buio i bambini non nascano più da un pezzo, sia che la tradizione del presepe rappresenti l'unica "resistenza per non scomparire", costringe il sindaco fresco di nomina Cecco, ovvero Claudio Bisio, a tentare di chiedere un sostituto in prestito ai tunisini che vivono nel posto, con la cui comunità, però, non corre buon sangue. Comunità alla cui guida si trova l'amico italiano convertito all'Islam Marietto detto Bilal, il quale, con le fattezze di Alessandro Gassman, oltre a storpiare "A Silvia" di Giacomo Leopardi, spacciandola per sua come pure "4 Marzo 1943" di Lucio Dalla, finisce per aiutarlo nell'impresa insieme a Suor Marta, interpretata da Angela Finocchiaro, che non ne vuole sapere di "profanare" la culla di Gesù. Mentre il bellocchiano Roberto Herlitzka veste i panni di un vescovo e, tra chiesa divisa in due, ramadan cristiano e Madonna buddista, una segreteria telefonica abbastanza particolare ed un lama messo al posto del bue (!!!), al campionario di personaggi di "Non c'è più religione" vanno ad aggiungersi l'Aldo di Giovanni Cacioppo e il don Mario di Massimo De Lorenzo. Lo stesso Massimo De Lorenzo che, inoltre, ci accompagna nell'ironico dietro le quinte "L'arte del cinematografo" negli extra del disco, comprendenti anche trailer, galleria fotografica e venti minuti di backstage. Non vi rimane che scegliere tra "Caffé" e "Non c'è più religione"... magari, potete visionarli in sequenza.
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