Fuck you, prof! 2, The visit - Un incontro ravvicinato e Fantasticherie di un passeggiatore solitario in dvd

Ricordate l'ex galeotto Zeki Müller, che si finse insegnante nell'istituto scolastico sorto dal cantiere in cui era stato nascosto da un amico un suo bottino?
Accadeva in "Fuck you, prof!" di Bora Dagtekin, che, forte di un successo stratosferico (oltre 7,3 milioni di biglietti venduti in Germania), non ha potuto fare a meno di tornare a dirigere il protagonista Elyas M'Barek in "Fuck you, prof! 2" per riportarlo ad avere a che fare con gli scatenati studenti.
Studenti che, stavolta, accompagna in Thailandia mosso da un duplice scopo: conquistare un prestigioso partner locale ed un riconoscimento dal Ministero dell'Istruzione al posto di un college rivale e, soprattutto, recuperare il peluche imbottito di diamanti appartenenti ai suoi trascorsi di ladro che la professoressa e sua fidanzata Lisi alias Karoline Herfurth, ignara del contenuto, ha spedito per beneficenza alla nazione asiatica.

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Un sequel in cui si aggiunge anche il collega d'insegnamento Hauke incarnato da Volker Bruch al campionario di personaggi atti a prendere parte alle diverse situazioni cui fa affidamento la sceneggiatura nel tentativo di divertire in maniera piuttosto irriverente lo spettatore (soprattutto quello adolescente).
Perché, tra palline da ping pong sparate tramite vagina ed imprevisti con scimmie, non mancano neppure effetti allucinogeni e particolari procedure su preservativi atte ad impedire ai giovani di consumare rapporti sessuali; fino ad un incontro-scontro con i bambini senzatetto rimasti orfani in seguito allo tsunami che devastò la zona nel 2004, in modo da fornire - come avvenuto nel capitolo precedente - l'inevitabile risvolto a base di buoni sentimenti e con morale annessa.
Con il trailer italiano quale contenuto extra, lo rende disponibile su supporto dvd la stessa Mustang Entertainment che, cambiando del tutto genere, lancia nel mercato dell'home video digitale tricolore - in versione originale provvista di sottotitoli in lingua italiana - anche "The visit - Un incontro ravvicinato", da non confondere con l'horror a firma di M. Night Shyamalan e diretto dal danese Michael Madsen, curiosamente omonimo dell'attore tarantiniano.
Un fanta-documentario finalizzato a testimoniare un evento mai accaduto: il primo incontro degli esseri umani con un'intelligenza dello spazio.
Un fanta-documentario che, senza rinunciare ad evidenti omaggi rivolti al super classico "2001 Odissea nello spazio" di Stanley Kubrick, avanza lentamente attraverso gli interventi di illustri figure del calibro dell'astrofisica Mazlan Othman, del consulente aerospaziale Paul Beaver, della psicologa Sheryl Bishop, dell'astrobiologo Chris McKay, del teologo Jacques Arnould, del professore di ingegneria spaziale Chris Welch e di molti altri ancora.
Fino ai titoli di coda commentati dalla sempreverde "Space oddity" di David Bowie; al servizio di un'operazione da schermo che non solo racconta cosa accadrà quando verremo a scoprire se gli alieni ci guardano e ci ascoltano, ma, soprattutto, mira ad analizzare come la nostra paura nei loro confronti sia dovuta al fatto che siamo stati i primi ad agire violentemente contro il prossimo quando ci siamo dedicati alle scoperte ed alle conquiste di nuovi territori.
Due titoli inclusi nel catalogo di CG (www.cgentertainment.it), come pure "Fantasticherie di un passeggiatore solitario", debutto registico datato 2014 del cosentino classe 1981 Paolo Gaudio, nonché trionfatore presso diversi festival specializzati (tra cui il Fantafestival e il Boston Sci-film Festival), prima di approdare nelle sale cinematografiche nel Novembre 2015. Interpretato da Luca Lionello e Lorenzo Monaco, un viaggio misterioso e senza tempo attraverso le aspirazioni, le sofferenze e le "fantasticherie" di personaggi appartenenti ad altrettante epoche diverse: uno scrittore che vive nel 1876 in un piccolo e squallido seminterrato e che, povero e vecchio, comincia a scrivere un romanzo di formazione che è anche un ricettario fantastico; un giovane laureando in filosofia del XXI secolo, da sempre intrappolato tra le vicende opprimenti della propria famiglia e appassionato di libri incompiuti.
Giovane che, appunto, decide di voler realizzare la "Fantasticheria n° 23", che conduce in un luogo straordinario noto come Vacuitas; man mano che il Domiziano Cristopharo autore, tra l'altro, di "The museum of wonders", fa la sua entrata in scena all'interno di una curiosa bottega, vestendo i panni di un individuo caratterizzato da barba, mantello e cilindro.
Individuo che richiama non poco alla memoria Zé do Caixão, personaggio simbolo della cinematografia fantastica brasiliana creato da José Mojica Marins, e che rientra tra i pregi di un mix di computer grafica e live action il cui piatto forte è rappresentato dalle diverse creature animate, le quali riconducono in parte alla filmografia di Tim Burton, in parte alla stop motion del compianto maestro Ray Harryhausen.
Maestro che il regista annovera tra le fonti d'ispirazione nell'intervista di trenta minuti posta tra i contenuti speciali del disco, insieme al trailer, uno sguardo ai VFX e la presentazione del film presso il Brussels International Fantastic Film Festival.
E non è finita, in quanto un booklet di oltre trenta pagine - con tre storie inedite e le opere della mostra ispirata al lungometraggio - vi attende all'interno della confezione.