Lotte futuristiche, supereroi fatti in casa e orrori in alta definizione"Elysium", "Kick-Ass 2", "L'evocazione" e "Tulpa" in blu-ray di Redazione FilmUP.com20 dicembre 201310:52
Un rasato Matt Damon veste i panni di Max, comune mortale che, in un mondo del 2154 diviso tra multimilionari che vivono sulla nuovissima nave spaziale Elysium e tutti gli altri costretti ad alloggiare su un pianeta Terra sovrappopolato e allo stremo, decide d'intraprendere una pericolosa missione per raggiungere l'ultra-moderna "oasi dei ricchi" nel tentativo di riportare l'uguaglianza tra i due mondi in forte contrapposizione.
Avviene nella fanta-avventura d'azione "Elysium" (2013), che, diretta dal Neill Blomkamp già autore del riuscito "District 9" (2009), recupera da quella storia di alieni anche l'ottimo Sharlto Copley; mentre incarica la vincitrice del premio Oscar Jodie Foster di ricoprire il ruolo di Delacourt, Segretario di Stato dell'astronave del titolo, intenta a rafforzare le leggi anti-migrazione. Nel corso di circa un'ora e cinquanta di coinvolgentissima visione che, riproposta in formato blu-ray da Sony pictures Home Entertainment, permette di assistere nuovamente al riuscito intreccio - non privo di cattiveria e violenza - di fantascienza d'azione e importanti tematiche sociali non lontano dai sottotesti socio-politici degni del miglior John Carpenter, ma neppure dal look di incubo futuristico su celluloide alla Paul Verhoeven. Un incubo futuristico qui impreziosito da una sezione extra che, al di là di una scena estesa e di un making of diviso in tre parti, offre speciali riguardanti il casting e gli effetti visivi, uno sguardo alla tecnologia del 2154 insieme al regista e all'effettista Richard Taylor, undici minuti riguardanti la realizzazione del luogo d'ambientazione del film e "Visioni del 2154", esplorazione interattiva dei disegni concettuali per la pellicola. Per chi è in cerca d'intrattenimento sfrenato, però, pensa anche Universal con l'uscita su disco in alta definizione di "Kick-Ass 2" (2013) di Jeff Wadlow, che segna il ritorno di Aaron Taylor-Johnson nel costume del supereroe fatto in casa del titolo, a tre anni dall'ottimo cinecomic firmato da Matthew Vaughn - qui soltanto produttore - traendo ispirazione dal fumetto di Mark Millar e John S. Romita Jr. Un sequel che, con Chloë Grace Moretz ancora impegnata a concedere anima e corpo alla agilissima Hit Girl, costretta anche a vedersela con il disprezzabile universo delle liceali e a trovare una rivale nella compagna di scuola Brooke, ovvero Claudia Lee, e il re della risata a stelle e strisce Jim Carrey nella parte del colonnello Stars and Stripes alla guida della Justice forever, squadra di Avengers caserecci, tira in ballo un esercito di tanto spietati quanto grotteschi cattivi spazianti dalla bodybuilder ex agente del KGB Madre Russia all'ex gangster cinese Genghis Carnage, capitanati dal vendicativo Chris D'Amico alias Christopher Mintz-Plasse, il quale, un tempo alleato del protagonista sotto il costume di Red Mist, si fa ora chiamare Motherfucker. Ed è proprio quest'ultimo, insieme ad Aaron Taylor-Johnson, la Moretz e il regista, a fornire il commento audio al lungometraggio, provvisto anche di inizio alternativo, undici scene prolungate, un making of diviso in cinque parti, uno sguardo alla realizzazione della sequenza con il furgone in cui è coinvolta Hit Girl e lo storyboard de "Il ritorno di Big Daddy", situazione mai girata. Il tutto, al servizio di un'operazione che, tra stomachevoli effetti del vomerdometro (!!!), onnipresente azione ed una assurda strage di poliziotti consumata in mezzo a falciatrici da giardino usate come armi ed esplosioni, non manca certo d'ironia; regalando un secondo capitolo decisamente più sboccato, cinico e violento rispetto al capostipite, oltre che volto a ricordare che il senso di un supereroe è probabilmente quello di prendere il dolore e trasformarlo in qualcosa di buono, di giusto. Warner Bros Entertainment, invece, provvede a regalare qualche autentico brivido d'orrore con "L'evocazione" (2013) di James Wan, tratto da fatti realmente accaduti e nel quale il Patrick Wilson di "Watchmen" (2009) incarna un investigatore del paranormale di fama mondiale che, affiancato da una collega con il volto della Vera Farmiga di "Orphan" (2009), viene chiamato ad aiutare una famiglia terrorizzata da una presenza maligna che sembra nascondersi nella propria fattoria isolata. Non a caso, insieme a uno speciale nel corso del quale il regista svela i segreti per spaventare gli spettatori, sono due contenuti video riguardanti la vera famiglia da cui tutto ha avuto inizio ed autentici demonologi esperti di fenomeni paranormali a popolare la sezione extra del blu-ray, che valorizza ulteriormente la bella fotografia da film horror anni Settanta atta a rappresentare uno dei maggiori punti di forza del lungometraggio, costruito su ritmi di narrazione tanto lenti quanto tesi e non privo di inquietudine già a partire dal prologo. Perché pensano televisori accesi privi di segnale video, pupazzi dalle fattezze di clown e momenti come quello del gioco della mosca cieca a trasportare lo spettatore verso apparizioni spettrali che, una volta tanto, incutono vero terrore nell'epoca dei gettonatissimi ma più che sorpassati fantasmi femminili dagli occhi a mandorla. Senza contare un rito esorcistico, per un coinvolgente involucro di celluloide che, non privo di sedie a dondolo e persone catapultate da una parte all'altra dello schermo da forze invisibili, racchiude in maniera affascinante tutti gli elementi che tanto ci terrorizzavano nelle storie raccontateci quando eravamo bambini. Rimanendo in ambito horror, concludiamo con una novità CineKult che, corredata di trailer, galleria fotografica e un making of quali contenuti speciali, però, rientra maggiormente nel sottogenere dell'italian thrilling alla Dario Argento: "Tulpa" (2013), terza fatica registica del musicista romano Federico Zampaglione, dopo "Nero bifamiliare" (2007) e "Shadow-L'ombra" (2009). Fatica che, senza perdere tempo, apre immediatamente all'insegna del sanguinolento, per poi portarci a conoscenza del sexy club del titolo, dove i soci, tra cui anche Lisa alias Claudia Gerini, ricca donna manager dalla vita totalmente incentrata sul lavoro e sulla carriera, possono incontrarsi per dare sfogo ai propri istinti e alle proprie fantasie erotiche. Almeno fino al momento in cui i partner di entrambi i sessi con i quali si abbandona alle diverse esperienze cominciano a essere trucidati da un misterioso individuo abbigliato con cappellaccio e impermeabile nero. Man mano che, su soggetto a firma dello stesso regista e del Dardano Sacchetti cui dobbiamo non poco cinema di genere nostrano, si procede tra volti ustionati, occhi cavati e, addirittura, vittime lasciate in preda ad affamati, disgustosi ratti. Fino al non originalissimo ma funzionale epilogo di oltre un'ora e venti di visione che, comprendente tra gli attori la Michela Cescon di "Romanzo di una strage" (2012), il difficilmente disprezzabile Michele Placido e la Crisula Stafida che già aveva lavorato con Zampaglione nel suo primo film, sguazza in maniera piuttosto efficace tra sesso e spargimenti di emoglobina. Sarete in grado di scoprire l'identità dell'omicida?
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