Le novità home video di Universal-Paramount, da Bin Laden alla Streisand inedita

Sceneggiato dal produttore Mark Boal e diretto da Kathryn Bigelow, entrambi provenienti dall'acclamato "The hurt locker" (2008), "Zero Dark Thirty" (2012), racconto su celluloide della lunga operazione militare che ha condotto all'uccisione di Osama Bin Laden, approda finalmente su supporto blu-ray sotto il marchio Universal, che lo rende disponibile corredato di non disprezzabile sezione extra.
Infatti, al di là di un breve making of e di un paio di contenuti video riguardanti il lavoro effettuato sulle scenografie e quello per la ricostruzione delle azioni e dei mezzi usati nell'operazione, abbiamo uno speciale atto a raccontare il coinvolgimento dell'attrice protagonista Jessica Chastain; la quale veste i panni di Maya, giovane agente della CIA specializzata nella cattura dei terroristi.
Nel corso di oltre due ore e mezza di visione che, tra attentati, violenti interrogatori a detenuti appartenenti ad Al Qaeda e minuziose indagini, si costruiscono principalmente sui bei dialoghi presentandosi quale amalgama di film d'azione, reporting investigativo e dramma destinato a lasciar emergere il sapore di un moderno, affascinante western. Mentre il tutto viene scandito dall'ottimo montaggio, punto di forza anche degli ultimi quaranta minuti dell'elaborato, ovvero quelli maggiormente basati sul movimento, in quanto ambientati nottetempo nel rifugio di Bin Laden e ricchi di tensione.
E, rimanendo sempre nell'ambito di novità in alta definizione, segnaliamo con piacere che Paramount recupera "Viale del tramonto" (1950) di Billy Wilder, vincitore di tre premi Oscar (miglior sceneggiatura, fotografia e colonna sonora) e incentrato sulla figura di Norma Desmond, invecchiata diva del muto con le fattezze di Gloria Swanson che ingaggia lo squattrinato sceneggiatore Joe Gillis alias William Holden per far sì che la aiuti nel suo trionfale "ritorno sullo schermo".
Un super classico magistralmente interpretato e che, immerso in uno splendido bianco e nero, prende il via dall'immagine di un cadavere galleggiante nell'acqua di una piscina per delineare in maniera sorprendentemente avanti coi tempi un cinico apologo relativo alle conseguenze del grosso successo e al non piccolo prezzo da pagare per ottenerlo; man mano che vengono coinvolti anche il grande Cecil B. De Mille nel ruolo di se stesso ed Eric von Stroheim in quello del maggiordomo della donna.
Ma, passando ai dvd, Paramount lancia anche l'inedito cinematografico "Parto con mamma" (2012) di Anne Fletcher, commedia on the road in cui il comico Seth Rogen concede anima e corpo a un giovane e brillante inventore che, deciso a intraprendere un viaggio per promuovere la sua ultima creazione, porta con se la madre recentemente rimasta vedova, incarnata da Barbra Streisand. Per oltre novanta minuti di risate che, tra un divertente incontro con la ex ragazza del protagonista e assurde mangiate di bistecca, oltre a comprendere nel cast Colin Hanks e Adam Scott vengono accompagnati da contenuti speciali rappresentati da dodici scene inedite, cinque minuti di papere, un breve making of, incipit alternativo, finale alternativo e sequenza alternativa dei titoli.
Sono invece un backstage di quaranta minuti e il trailer a corredare, infine, il disco Moviemax di "Troppo amici" (2009), diretto dagli stessi Olivier Nakache ed Eric Toledano responsabili dell'ottimo "Quasi amici-Intouchables" (2011), ma giunto nei nostri cinema solo in seguito al successo riscosso dal lungometraggio interpretato da Omar Sy.
Lo stesso Omar Sy qui nella parte di un medico praticante assillato dalla fidanzata Roxane alias Joséphine De Meaux, in preda all'accelerazione del suo orologio biologico e facente parte di una famiglia comprendente, tra gli altri, il cognato Alain, ovvero Vincent Elbaz, disoccupato perdigiorno sposato con la sorella Nathalie, con il volto di Isabelle Carré.
Con ambientazione nel 1993 e cast comprendente anche il François-Xavier Demaison di "Per sfortuna che ci sei" (2011) e la Audrey Dana di "Welcome" (2009), mentre, tra imprevisti causati dal turbolento figlio di Alain e l'anziano padre di quest'ultimo che arriva addirittura a cospargersi il parrucchino di forfora fittizia per far credere che in testa abbia capelli veri (!!!), non appaiono certo assenti occasioni per spingere lo spettatore a (sor)ridere. Complici anche i tentativi da parte del protagonista di spassarsela con una giovane baby sitter, per una gradevole commedia che, riguardante l'importanza della famiglia, non sembra celare più di tanto un certo discorso relativo alla crescita.