Tornatore, Schwarzenegger, De Niro e Hoffman: i grandi nomi in blu-ray!

Ritorno al thriller per Giuseppe Tornatore, che in tempi recenti aveva avuto modo di confrontarsi con il genere anche tramite "La sconosciuta" (2006), sotto il marchio Warner Home Video approda in blu-ray - con backstage di ventiquattro minuti quale contenuto speciale - l'acclamato "La migliore offerta" (2013), occasione di poter giostrare a modo suo lo sguardo internazionale attuale. Non a caso, nei panni dei chiuso e maniacale antiquario Virgil Oldman ne è protagonista il vincitore del premio Oscar Geoffrey Rush, destinato a incontrare la giovane Claire alias Sylvia Hoeks, agorafobica Claire che vive reclusa in casa e che decide di comunicare soltanto con lui; man mano che i due non solo trovano la maniera per avvicinarsi progressivamente, ma arrivano anche a lasciarsi travolgere dalla passione.
Mentre l'impeccabile tecnica dell'autore di "Baarìa" (2009) impreziosisce a dovere oltre due ore di visione che, non prive di momenti toccanti, individuano il loro maggiore punto di forza nell'inaspettato, amaro epilogo, tanto triste quanto realistico specchio della brutta società arrivista d'inizio terzo millennio.
Per chi, invece, è in cerca di emozioni a suon di botte da orbi ed effetti pirotecnici Filmauro sforna "The last stand-L'ultima sfida" (2013), moderno western che, diretto dal coreano Kim Jee-woon, segna il ritorno alla celluloide dell'ex governatore Arnold Schwarzenegger.
Il protagonista della fanta-saga "Terminator", infatti, concede anima e corpo allo sceriffo di contea Ray Owens, il quale, impegnato a portare ordine nel paesino di confine in cui lavora, si trova presto ad avere a che fare con un pericoloso criminale che, con le fattezze di Edoardo Noriega, evade dal convoglio-prigionieri dell'FBI per ritrovarsi inseguito dalla polizia federale guidata dall'agente John Bannister, ovvero Forest Whitaker.
Segnando soltanto il punto di partenza di un avvincente action-movie che, non privo di bolidi sfreccianti e indispensabili spruzzate di ironia, gode nella sua edizione in alta definizione di un tutt'altro che povero comparto extra; spaziante da un mini-speciale a "Nel museo delle armi da fuoco", relativo alle armi usate nel lungometraggio, passando per un making of di ventisette minuti, un simpatico backstage alternativo realizzato da Johnny Knoxville e Jaimie Alexander, co-protagonisti del film, e una galleria di spot televisivi e trailer. Senza contare cinque minuti di scene eliminate e "Making of car stunt", riguardante la realizzazione dello spettacolare, coinvolgente inseguimento finale.
E, rimanendo sempre in ambito di tensione da schermo, 01 distribution propone "Red lights" (2012), opera seconda del Rodrigo Cortés che si fece notare tramite lo stupefacente "Buried-Sepolto" (2010).
Potendosi permettere un notevole cast comprendente Cyllian Murphy, Sigourney Weaver e Robert De Niro, il giovane cineasta mette in scena una trama grondante superstizione basata su una sfida tra studiosi del paranormale e veri e propri fenomeni dotati che si trasforma in un'indagine che non può fare a meno di generare qualche vittima.
Fino alla sconvolgente conclusione di un elaborato di cui è possibile approfondire la conoscenza per mezzo dei diversi contributi offerti dal disco; dal making of di nove minuti al trailer e, soprattutto, le varie interviste al regista e agli interpreti.
Infine, segnaliamo l'ultimo classico riscoperto su supporto blu-ray da Paramount: "Il maratoneta" (1976) di John Schlesinger, tratto dal romanzo di William Goldman e rimasto nella storia del brivido in particolar modo per la celebre sequenza in cui Dustin Hoffman, nel ruolo di uno studente di Manhattan involontariamente coinvolto all'interno di un mortale complotto internazionale che vede protagonisti un rinnegato agente del governo degli Stati Uniti e dei diamanti rubati, subisce una insopportabile tortura odontoiatrica attuata da uno spietato criminale nazista incarnato dall'immenso Laurence Olivier (candidato all'Oscar proprio per l'occasione).
Con il mitico Roy Scheider tra gli interpreti, una lezione di regia di ispirazione hitchcockiana che ha pochi eguali nella storia e che non può fare a meno di terrorizzare ancora lo spettatore nel momento in cui ascolta pronunciare di nuovo l'agghiacciante "E' sicuro?".