Movie Flash: La Warner accusa Bollywood di aver plagiato Harry Potter.
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Si chiama "Hari Puttar - A Comedy of Terrors" e dovrebbe uscire nelle sale indiane il prossimo dodici settembre. Dovrebbe perché alla Warner proprio non va giù quel titolo, così palesemente ispirato al maghetto brucia record, inventato da J. K. Rowling, e quella storia di un bambino indiano di dieci anni che si trasferisce a Londra. La major americana ha deciso, quindi, di fare causa alla produzione indiana per plagio.
La portavoce della Warner, Deborah Lincoln, ha dichiarato: "Abbiamo da poco avviato un procedimento legale contro le parti coinvolte nella produzione e nella distribuzione del film intitolato Hari Puttar". Il motivo della causa, è senza dubbio, la tutela della proprietà intellettuale o meglio del marchio che Harry Potter, interpretato sul grande schermo dal giovane Daniel Radcliffe, con soli cinque film in grado di superare i fasti di James Bond e "Star Wars", ormai significa per la casa di produzione. "Comunque - ha continuato la portavoce - non renderemo pubblico alcun dettaglio del dibattito giudiziario in corso".
Dall'altra parte dell'aula ci saranno la casa di produzione indiana Mirchi Movies e i registi del film Rajesh Bajaj and Lucky Kohli e interpretato dal celebre attore di Bollywood Jackie Shroff. La Mirchi Movies si difende precisando che l'allusione nel titolo sarebbe del tutto accidentale. Hari è, infatti, un nome di persona molto comune mentre la parola puttar, nel Punjabi, significa figlio. Inoltre, l'uso del titolo era (o avrebbe dovuto essere) già noto alla Warner: era stato registrato nel 2005.
Laura Lapenna
(04 settembre 2008)
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