Game Flash: Constantine in videogioco ma senza nulla di nuovo…
L'uscita di un film come "Constatine" è una di quelle occasioni che l'Industry videoludica non può lasciarsi sfuggire anche se, a conti fatti, avrebbe fatto meglio a far finta di niente e a guardare altrove. Ma è difficile resistere al richiamo del portafogli e il miraggio di un secondo "The Chronicles of Riddick" è sempre un buon motivo per tentare la sorte, specie quando un'eventuale caduta è attutita dal materasso di denaro speso da ignari videogiocatori, speranzosi di poter rivivere "in diretta" quanto appena visto al cinema. Un messaggio subliminale che ha funzionato tanto di quelle volte che ormai è diventato un vero clichè a cui è praticamente impossibile non sottostare. Lungi da John Constantine sottrarsi a questa logica.
Alla prova dei fatti, purtroppo, Constantine non riesce a proporre niente di veramente nuovo andando, per contro, a riprendere a piene mani gameplay e stili di gioco già visti (e con maggior successo), appena qualche anno fa (Max Payne su tutti). Non basta il ritrovare su piccolo schermo personaggi e situazioni già viste al cinema per tirare fuori Constantine dal pantano dell'anonimato.