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L'edizione speciale di Pierfilippo Siena
Per un'intera generazione l'unico mezzo per conoscere ed apprezzare i 3 film che sono alla base di questo fenomeno culturale, è stato il piccolo schermo televisivo. Nel 1997, con i festeggiamenti per i 20 anni di Guerre Stellari, la Trilogia è tornata sul grande schermo in una veste del tutto inedita per le platee: con copie rigenerate, effetti visuali nuovi o migliorati, colonne sonore rimasterizzate... e qualche sorpresa davvero speciale per renderli come George Lucas li aveva sempre immaginati, senza però riuscire a raggiungere il risultato voluto per mancanza di tempo, ristrettezze di budget o limiti tecnologici.
Un famoso cineasta ha detto una volta che i film non sono mai completati, vengono semplicemente abbandonati, ha detto Lucas. Quindi, piuttosto che tenermi i miei film 'abbandonati', ho deciso di riprenderli e completarli". E non solo per completarli, ma anche per riportare i colori alle ricche e soffuse sfumature originali, approfittando delle odierne tecnologie del suono per far sì che la proiezione cinematografica si trasformi in un'esperienza viscerale.
Tre anni di duro lavoro, anche se interessante e piacevole, da parte di un team di cineasti e restauratori ha consentito di giungere alle versioni definitive di Guerre Stellari, L'Impero Colpisce Ancora e Il Ritorno dello Jedi. Ho voluto preservare la Trilogia, ha spiegato Lucas, perché potesse continuare ad interessare e divertire le platee del XXI secolo.
Per il regista statunitense, l'Edizione Speciale della Trilogia di Guerre Stellari è stata un vero gesto d'amore, una possibilità di giungere a completare un lavoro iniziato due decenni prima. Un lavoro di queste proporzioni, dice, non era mai stato tentato. Ho molto apprezzato l'opportunità di tornare di nuovo a lavorare sui miei film per terminarli e renderli come li avevo sempre immaginati. L'idea dell'Edizione Speciale della Trilogia di Guerre Stellari è scaturita pensando all'approssimarsi del ventesimo anniversario dall'uscita di Guerre Stellari che risale per l'appunto al 25 Maggio 1977. Già diversi anni fa, continua Lucas, avevamo cominciato a chiederci cosa avremmo fatto per festeggiare l'anniversario. Io suggerii la riedizione dei 3 segmenti di seguito, come una trilogia appunto, a poche settimane di distanza l'uno dall'altro; la cosa avrebbe consentito allo spettatore di vivere questa esperienza come le speciali proiezioni di serial al sabato mattina, un genere con cui i 3 film presentano analogie molto marcate. Dal momento che ho sempre considerato le 3 pellicole come un'unica storia epica, questo mi sembrava un modo quanto mai appropriato di celebrarne il ventesimo anniversario.
Un altro forte impulso per riportare Guerre Stellari nei cinema si deve all'assoluto convincimento di Lucas sul fatto che la trilogia appartenga al grande schermo. E' stata concepita come un'esperienza cinematografica, dice il cineasta. E per poterla apprezzare appieno è fondamentale che venga proiettata sul grande schermo. Lucas si era infatti reso conto del fatto che milioni di giovanissimi, tra i più accaniti sostenitori dei suoi film, in realtà non avevano mai avuto l'occasione di vedere la Trilogia di Guerre Stellari in un cinema. E trovava difficile accettare che a quei giovani fosse mancata una componente fondamentale: l'esperienza comune che deriva dal vedere i film immersi in una folta platea. A loro era mancato quell'entusiasmo contagioso, quell'elettricità che attraversa tutta la platea, dice ancora Lucas. E' un'esperienza di gruppo assimilabile a quelle dei grandi eventi sportivi o dei concerti rock.
Una delle cose che sin dall'inizio Guerre Stellari aveva senza dubbio prodotto, aggiunge Rick McCallum, era una straordinaria partecipazione da parte di noi spettatori, che gridavamo ed urlavamo durante lo spettacolo. Grazie all'Edizione Speciale una nuova generazione di giovani potrà vivere un coinvolgimento così straordinario. Altri importanti fattori che hanno contribuito alla decisione di proseguire con l'Edizione Speciale della Trilogia di Guerre Stellari sono scaturiti da valutazioni di carattere tecnologico su quelli che sono stati gli effetti visuali dell'epoca. Al tempo, George Lucas dovette destreggiarsi tra budget limitati, scadenze pressanti ed handicap tecnici propri di effetti speciali e suono dell'era pre digitale. Per quanto riguardava gli effetti, c'erano poi stati vari problemi durante i difficili esterni tunisini di Guerre Stellari ed altri ne erano sorti nei teatri di posa inglesi EMI Elstree Studios. Vent'anni dopo, grazie anche al contributo offerto dalle più avanzate tecnologie messe a disposizione dalla Industrial Light & Magic, Lucas ha potuto finalmente portare i film più vicini a quella che era stata la sua concezione originaria. Questo mi è stato di ulteriore stimolo, dice Lucas della decisione di aggiornare i 3 film perché rispecchiassero gli odierni standard visivi e sonori. C'erano diverse cose che non mi avevano mai soddisfatto: inquadrature con effetti speciali mai veramente portati a termine ed anche scene che non mi era stato possibile inserire per mancanza di mezzi e di tempo.
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