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Star Trek Star Trek
Monsters & Co.
di Pierfilippo Siena


"Monsters & Co.", successo planetario della Disney/Pixar del 2001 e di gran lunga più sofisticato e divertente del vincitore di "Shrek" da l'ennesima spallata all'animazione 2D classica che in questi anni ha registrato dei flop clamorosi con "Sinbad - La Leggenda dei Sette Mari" ed "Il Pianeta del Tesoro" per non parlare del fallimento di "Final Fantasy: The Spirits Within", primo lungometraggio in 3D con personaggi umani fotorealistici.
Se i tradizionali rodoidi e rostrum camera erano già da tempo destinati al pensionamento a tutto vantaggio della computer grafica in 3D, il magnifico lavoro svolto dai creativi della Pixar per visualizzare sullo schermo il mondo di Mostropoli ha il raro pregio di non essere solo un mero esercizio di tecnica ma di godere pure di una geniale intuizione per esorcizzare quelle fobie adolescenziali che, nel buio della nostra cameretta, amplificavano il timore per ciò che non si conosceva.
La storia è presto raccontata. James P. Sullivan e Mike Wazowski, il primo una sorta di gigantesco yeti blu e cornuto ed un ciclope verdastro il secondo (voci italiane di Adalberto Maria Merli e Tonino Accolla), sono due impiegati della Monsters Inc. che per lavoro devono mettere paura ai bambini le cui urla rappresentano la maggiore fonte di energia "pulita" per Mostropoli.
Pete Docter, il giovane regista e autore del soggetto, narra le avventure di questi due amiconi nel loro mondo parallelo che sfoggia un'accattivante look anni Cinquanta ma si trova in crisi da quando i bambini sono diventati così smaliziati da restare indifferenti ai mostri. Ecco quindi l'idea imprenditoriale del direttore della "Monster Inc.", che per salvare l'azienda da un sanguinoso calo di profitti, si trova costretto ad organizzare corsi di aggiornamento e premi produzione.
Ma l'impossibile prende corpo quando una bambina, Boo, riesce a varcare la soglia di Mostropoli per rendere i problemi già difficili da superare, praticamente insormontabili. Mike e Sulley, infatti, oltre a nascondere la bimba (la travestiranno da mostro!!!) dovranno vedersela con Randall Boggs, un viscido rettile doppiato in Italia dall'"antipatica" voce di Daniele Formica, che dopo Sulley è il migliore "spaventatore".
Incredibile ma vero l'animazione supera per intelligenza il cinema con gli attori reali. La deliziosa pellicola riesce a trattare con disinvoltura di capitalismo, di mostri che si affezionano agli umani (nonostante siano infettivi), di sentimenti e di diversità. Pur non essendo dissacrante ed eversivo come il capolavoro della DreamWorks SKG/PDI, "Monster & Co." è decisamente più ricco da un punto di vista visivo e tecnico.
É inoltre sempre difficile rintracciare le ragioni di un successo. Ma noi crediamo che sia piaciuto al pubblico dei bambini come a quello degli adulti perché parla di un incontro e di un successivo, inevitabile abbandono. Mike e Sulley accolgono Boo come una figlia ma al tempo stesso già sono consapevoli che dovranno lasciarla andare al suo destino, magari dopo avere cercato di darle una mano per meglio affrontare il suo mondo.
Il film è preceduto dal corto "For the birds" che dura meno di tre minuti e nelle sale cinematografiche italiane è uscito con il titolo di "Pennuti spennati". Si tratta di un piccolo esilarante capolavoro in cui dei buffissimi uccellini dallo sguardo infingardo e traditore si trovano a prendere in giro e martirizzare un loro simile che ha l'unico difetto di... cercare un po' di compagnia. Dopo averlo costretto, a forza di beccate, a mollare la presa sul cavo dell'alta tensione da loro occupato non si renderanno conto che l'effetto elastico del filo privo del peso del grande volatile li sparerà verso il cielo... spennandoli completamente!
L'altro corto "La nuova macchina di Mike", presente solo nel doppio DVD, ricorda una gag di Aldo, Giovanni e Giacomo specie nel momento della regolazione del sedile dell'autovettura e vede protagonisti proprio Mike e Sulley nelle strade di Mostropoli.    [continua...]

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