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HANNIBAL... E LA CENA È SERVITA
di Monica Cabras
Il 1992 fu l'anno che decretò il successo de "Il Silenzio degli Innocenti", che ricevette ben 5 Oscar. Anthony Hopkins ricevette il premio come Miglior Attore per la sua interpretazione del Dottor Hannibal Lecter, psichiatra antropofago condannato per aver divorato i suoi pazienti. Come la maggior parte dei mostri della letteratura, dal sanguinario Nosferatu al Frankenstein di Mary Shelley, il Dr Lecter è affascinante tanto quanto terrificante, ma ciò che lo rende più spaventoso è il fatto che non nasce dalla fantasia di leggende popolari: anzi Hannibal è un uomo "qualunque" che potremmo incontrare per strada. Anthony Hopkins è perfetto nel dare al suo personaggio un'aria feroce e sanguinaria, ma è allo stesso tempo colto e raffinato, carismatico ed intrigante. Dall'altro lato della barricata, dalla parte dei buoni, brillanti ma insicuri, sta l'aspirante agente dell'FBI Clarice Starling, interpretata da una eccezionale Jodie Foster, anche lei premiata con l'Oscar come Migliore Attrice.
Dieci anni dopo, Dino de Laurentiis produce il seguito, "Hannibal", l'ultimo capitolo della trilogia scritta da Thomas Harris, e iniziata nel 1981 con "Red Dragon". Pochi sanno, infatti, che il Dr Lecter ha fatto la sua prima comparsa nel film "Manhunter - frammenti di un omicidio", in cui il Dr Lecter, interpretato da Brian Cox, prestava la sua mente perversa per scovare il pericoloso serial Killer "Dente di Fata", esattamente come capitava ne "Il Silenzio degli Innocenti". Questo film, passato decisamente in sordina e sottovalutato dalla critica e dal pubblico, riflette lo stile esplosivo del regista Michael Mann, lo stesso della serie TV "Miami Vice", intriso di un'atmosfera delirante e barocca, la violenza c'è ma non si vede, e il terrore è creato dalla stessa mente dello spettatore.
In questo seguito, girato da Ridley Scott, il Dr Lecter ha ancora lo sguardo agghiacciante di Anthony Hopkins, mentre l'Agente Sterling è questa volta interpretata da Julianne Moore ("Magnolia", "Boogie Nights"). Buona parte delle scene sono state girate proprio nella terra di Dante, e addirittura pare che Thomas Harris, mentre stava facendo i sopralluoghi per le ambientazioni del romanzo abbia assistito in incognito al processo contro Pietro Pacciani. Altre scene, invece, sono state girate in Sardegna, e il resto nel North Carolina e a Washington. Ancor prima della sua uscita nelle sale italiane "Hannibal" ha già suscitato un mare di polemiche, soprattutto riguardo alla censura. Infatti, la Commissione incaricata di verificare se il film potesse essere visto da tutti (in America è vietato ai minori di 17 anni), non ha ritenuto di doverlo censurare perché le scene cruente sono talmente paradossali da essere ritenute ridicole, da qui, inevitabilmente, è partito un coro di proteste da parte di chi, avendo visto la pellicola in anteprima, si è spaventato e tra chi invece si è solo divertito e non ha ritenuto le scene particolarmente violente e terrificanti, il tutto condito con il parere e la consulenza dei più autorevoli psicologi e con i più "cinefili" gruppi politici. È stato lo stesso produttore e distributore, Dino De Laurentiis, a placare le acque "autocensurandosi" e invitando gli esercenti a vietare il film ai minori di 14.
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