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13 dicembre 2000 - Conferenza stampa
Chiedimi se sono felice
Intervista in esclusiva con il trio più divertente d'Italia
di Valeria Chiari
Perché è slittato il film americano che avevate in progetto?
Giacomo - Come al solito la colpa è di quel signore seduto li accanto (indica Paolo Guerra il produttore).
Giovanni - È del dollaro che è passato al 2970 e quando abbiamo pensato il film era invece a 1740,
Giacomo - Adesso stiamo cercando di far abbassare il valore del dollaro, appena il dollaro arriva a zona 1600/1700 partiamo. Dovrebbero decidersi ad eleggere il presidente.
Perché avete messo l'elemento Sicilia nel film, andate a Palermo a trovare Aldo malato?
Giovanni - Beh, perché Aldo è un terrone, e questo fatto ce lo impone. Questa volta però abbiamo imbrogliato. Non siamo mica andati in Sicilia veramente , quella che avete visto è Cologno Monzese, abbiamo prosciugato un laghetto, sparato su due chiese barocche...
Giacomo - Se vi interessa veramente questa Sicilia è in realtà Terracina (la platea ride incredula). Si si veramente.
Giovanni - È vero, abbiamo cancellato i cartelloni altrimenti voi ve ne sareste accorti ...voi avete un angolo di Sicilia nel Lazio e non lo sapete neppure.
C'è sempre il viaggio nei vostri film, come mai?
Giacomo - Dopo due film in macchina questa volta abbiamo preferito parlare delle ferrovie dello stato, dei problemi delle ferrovie, ma poi abbiamo dovuto tagliare il 90 % di quello che accadeva in treno.
Aldo - In realtà tutto il film è improntato sul fatto che sul treno non si possono scaldare i panini, è un specie di denuncia.
Giovanni (finalmente semi serio risponde) - Diciamo che il viaggio ci piace perché si possono raccontare più cose.
È cambiata la vita attorno a voi con un successo così clamoroso?
Giacomo - Noooo, siamo rimasti i ragazzini di una volta, ci teniamo ben distanti dai salotti, ricicliamo i maglioni tra di noi. Io i maglioni li do alle figlie di Giovanni perché fortunatamente non crescono molto. Non abbiamo neppure cambiato squadra. Siamo rimasti fedeli a noi stessi. Nonostante Tardelli, Lippi...
Giovanni - Dai rispondi seriamente loro devono scrivere qualcosa nei giornali!
Giacomo - OK cosa vuoi scrivere, sotto dettatura, poi correggi gli errori.
Giovanni - No è vero che siamo rimasti sempre uguali, è un pò "ansiogeno" essere da questa parte, il centro dell'attenzione...
Giacomo - Certo è un lavoro bellissimo ma ti cascano addosso delle responsabilità grandissime che tu le voglia o meno, o anche delle aspettative molto grosse. E quindi si può reagire in modi abbastanza diversi. Certamente oggi dopo il successo dei due film e degli spettacoli in teatro siamo un pò più sereni.
Giovanni - Anche perché abbiamo più possibilità, sicurezza e tranquillità; l'atteggiamento quindi diventa più "sicuro".
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