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Bad boys: La figura del cattivo nell'immaginario cinematografico
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Dennis Hopper. Senza troppe presentazioni, regista apprezzato (suo, tra gli altri, "Easy rider-Libertà e paura"), ma, soprattutto, uno dei più noti cattivi del cinema moderno, forte di collaborazioni con Francis Ford Coppola ("Apocalypse now", "Rusty il selvaggio"), David Lynch ("Velluto blu") e George A. Romero ("La terra dei morti viventi").
Jack Nicholson. Il Jack Torrance di "Shining", il Joker del "Batman" burtoniano, il boss malavitoso Costello di "The departed-Il bene e il male": un diabolico ghigno fin dai tempi del suo debutto cinematografico, nel 1958, in "The cry baby killer" di Jus Addiss.
Robert Englund. Dal 1989 si dedica anche alla regia, ma il suo volto, probabilmente il più famoso del moderno cinema horror, viene riconosciuto soprattutto quando ricoperto dalle ustioni del Freddy"unghie lunghe"Krueger della serie "Nightmare".
Malcolm McDowell. La sua carriera iniziò in tv a metà Anni Sessanta, ma fu il malvagio Alex di "Arancia meccanica" a dargli notorietà, tanto da farlo rimanere incastrato nella parte del cattivo, ricoperta, tra produzioni più o meno alte, anche nell'italiano "Evilenko".
Klaus Kinski. Genio e sregolatezza, le collaborazioni con Werner Herzog, per il quale, tra l'altro, interpretò "Nosferatu, principe della notte", rappresentano il suo principale motivo di notorietà, ma nella vasta filmografia figurano interpretazioni al servizio di Jess Franco, Sergio Leone e Sergio Corbucci.
Anthony Hopkins. Raffinato british man dello schermo, il suo volto è accomunabile all'universo dei cattivi grazie all'incarnazione del cannibale Hannibal Lecter ne "Il silenzio degli innocenti", "Hannibal" e "Red dragon".
Kevin Spacey. Diciamo che, nonostante la lunga carriera, la notorietà vera e propria l'ha raggiunta con "I soliti sospetti" e "Seven", ma in tempi recenti è stato anche il Lex Luthor di "Superman returns".
Robert De Niro. Quasi novanta film per uno dei più apprezzati attori della storia del cinema, la cui immagine nei panni di personaggio negativo è ricordata in particolar modo per l'Al Capone di "The untouchables-Gli intoccabili".
Kevin Bacon. Una delle prime volte che lo abbiamo visto era nella parte di una vittima in "Venerdì 13", ma il successo è arrivato solo con "Footloose" ed il suo primo bad boy con "The river wild-Il fiume della paura", cui hanno fatto seguito diversi ruoli analoghi.
John Travolta. Il Vincent Vega di "Pulp fiction", il Vic Deakins di "Nome in codice: Broken arrow" e perfino (sic!) il malvagio extraterrestre Terl di "Battaglia per la Terra". Che il Danny Zuko di "Grease" fosse uno dei bad boys più gettonati di Hollywood lo si era capito già dalla sua performance in "Carrie, lo sguardo di Satana".
Gary Oldman. Fin dai tempi dell'esordio sul grande schermo, con il Sid Vicious di "Sid e Nancy", era evidente che sarebbe conseguita una lunga serie di bad boys, dal conte succhiasangue del "Dracula" di Coppola al poliziotto corrotto di "Léon" di Besson.
John Malkovich. E' sufficiente il visconte di Valmont de "Le relazioni pericolose" per rendere l'idea di cattivo "indossato" dal futuro dottor Henry Jekyll di "Mary Reilly".
Jason Isaacs. Il colonnello Tavington de "Il patriota" è stato il suo primo cattivo, ma è grazie al terribile Lucius Malfoy della saga di Harry Potter che è entrato definitivamente nell'olimpo dei bad boys.
Ralph Fiennes. Per rendere l'idea basterebbe citare l'Amon Goeth di "Schindler's list", ma i suoi cattivi sono diversi, dallo psicopatico Francis Dolarhyde di "Red dragon" al Lord Voldemort di "Harry Potter e il Calice di fuoco".
Willem Dafoe. Sospeso ai tempi del liceo per aver preso parte alle riprese di un video soft-porno, come si poteva fare a meno di pensare che, prima o poi, lo avremmo visto al cinema nei panni del crudele omicida di "Cuore selvaggio" o in quelli del Goblin di "Spider-man"?
Christopher Walken. Immenso, capace di passare da un genere all'altro rendendo sempre il massimo, ci ha regalato in ambito horror il cavaliere senza testa de "Il mistero di Sleepy Hollow" e l'arcangelo Gabriel de "L'ultima profezia" e i suoi sequel.
Barbara Steele. Il doppio ruolo ne "La maschera del demonio" di Mario Bava ne segnò l'inizio di carriera di bad girl, nonché di diva dell'horror poi al servizio di maestri nostrani (e non solo) del genere.
Bette Davis. Basta citare l'inquietante volto sfoggiato in "Che fine ha fatto Baby Jane?"… il resto è storia!
Isabelle Huppert. Considerata la maggiore attrice francese vivente, è una bad girl soprattutto quando a dirigerla è Claude Chabrol; avete presente "Il buio nella mente" o "Rien ne va plus"?
Glenn Close. Ingabbiata nel ruolo di ragazza cattiva fin dai tempi di "Attrazione fatale", oltre ad interpretare la vendicativa marchesa di Mertauil de "Le relazioni pericolose", ha vestito i panni della Crudelia De Mon in carne e ossa dei due film ispirati al lungometraggio animato "La carica dei 101".
Kathy Bates. Nutrita carriera quasi quarantennale, per un unico, memorabile personaggio intriso di cattiveria: la diabolica Annie Wilkes del kinghiano "Misery non deve morire", che le procurò perfino il premio Oscar.
Francesco Lomuscio
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